I curdi contro il muro

di Redazione Nena News – La polizia disperde una protesta nella cittadina di Nusaybin. La sindaca inizia lo sciopero della fame per impedire la costruzione della “barriera della vergogna”

Gli abitanti dell’antica cittadina di Nusaybin, nella Turchia sud-orientale, si oppongono alla costruzione del muro “difensivo” che il governo ha progettato di innalzare lungo il confine con la Siria, in una zona di frequenti scontri tra ribelli curdi e siriani. Ankara ha parlato di una barriera per arginare il contrabbando e gli ingressi illegali, ma per gli abitanti della zona, in prevalenza curdi, il muro servirebbe invece a dividere il popolo curdo. L’area è densamente popolata e in tanti hanno legami famigliari con i curdi siriani.

Ieri la polizia ha usato il gas lacrimogeno per disperdere la protesta dei cittadini, capeggiati dalla sindaca di Nusaybin, Ayse Gokkan, che ha iniziato uno sciopero della fame contro il “muro della vergogna”. Anche dall’altro lato del confine si è protestato, nella cittadina siriana di Qamishli, dieci chilometri da Nusaybin.

“La costruzione di questa barriera è un crimine”, ha detto la signora Gokkan, “io sono il sindaco e non sono stata informata di questo progetto. Questo muro viene costruito per dividere ulteriormente la gente del Kurdistan, non per ‘motivi di sicurezza’ o per ‘prevenire il contrabbando, ma per dividere il popolo curdo”. Il primo cittadino protesta a oltranza in un campo minato al confine tra Turchia e Siria, ha sottolineato Resat Kaymaz, politico curdo: “Abbiamo detto subito che questo è il muro della vergogna. Lotteremo contro la sua costruzione”.

Le ruspe sono già entrate in azione. Il progetto prevede una barriera alta circa due metri che coprirà una piccola porzione dei 900 chilometri di confine tra la Siria e la Turchia, ma non ci sono informazioni precise sulla lunghezza del muro. In passato si era discusso su un progetto simile che avrebbe coperto però un’altra parte di frontiera per una lunghezza di 2,5 chilometri.

Oltre al muro, Ankara ha aumentato il numero delle truppe dispiegate al confine e ha rafforzato la sorveglianza aerea, dopo che alcuni velivoli siriani si erano avvicinati troppo alla frontiera e un elicottero dell’aviazione siriana era stato abbattuto in territorio turco. Il Parlamento ha votato l’estensione per un altro anno di una risoluzione che autorizzi il dispiegamento di truppe in Siria se necessario.

Le ragioni di sicurezza con cui il governo di Ankara giustifica la costruzione della barriera non convincono affatto i curdi che, invece, ritengono che con il muro si sostengono le organizzazioni legate ad al Qaeda, come il Fronte Al-Nusra, che combattono in Siria e spesso si scontrano proprio con i miliziani curdi. Il confine è poroso e dalla Turchia passano uomini e armi per i ribelli, mentre nel Paese è arrivato mezzo milione di profughi siriani.
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Sindaco turco in sciopero fame contro “muro vergogna” con Siria
Governo nega costruzione muro, ma fonti locali confermano
di AFP – TMNews
Una sindachessa turca di origini curde ha avviato un sciopero della fame contro la barriera che viene eretta lungo il confine siriano, accusando Ankara di costruire un “muro della vergogna”. Ayse Gokkan, del partito filocurdo Bdp, protesta già da una settimana contro il muro che a suo parere separa i curdi, definendolo “un macchia della storia”. Il governo ha negato di stare costruendo un “vero e proprio muro”, ma fonti locali hanno detto ad Afp che la costruzione è cominciata nella cittadina di Nusaybin, nel sudest turco a maggioranza curda. La scelta riflette i crescenti timori di Ankara che la guerra civile siriana contagi la Turchia, lungo un confine di 910 chilometri. Nusaybin fronteggia ala città siriana di Qamishli, teatro di scontri tra ribelli jihadisti e militanti curdi.

Ma Gokkan, la cui cittadina ha una importante popolazione curda, la maggior parte della quale ha parenti dall’altra parte del confine, dice che il muro dividerà la gente. “E’ un muro della vergogna che viene costruito nel 21esimo secolo” ha detto ad Afp. Gokkan, che protesta in un campo minato vicino al posto di confine, ha aggiunto che è “inaccettabile costruire un muro in mezzo al popolo curdo. Come il muro di Berlino, questo muro diventerà una macchia nella storia dell’umanità” ha aggiunto.

Ieri il vicepremier Bulent Arinc ha detto che el autorità stanno semplicemente sovrapponendo filo spinato a una struttura esistente e ha sottolineato che la costruzione di un muro è “fuori questione”. Ma fonti locali dicono che è stata impiantata una struttura d’accaio, che viene ricoperta di cemento. LA costruzione ha già alimentato disordini: domenica le forze dell’ordine hanno lanciato lacrimogeni contro la folla che gettava sassi e molotov a Cizre, presso il confine. Il bilancio è stato di tre agenti feriti.

foto AFP