La civiltà capitalista- L’era degli Dèi senza maschera e dei Re nudi – di Abdullah Öcalan

Con questo secondo volume Öcalan conclude la sua analisi della civiltà, giungendo a conclusioni radicali. Partendo dalle analisi di Fernand Braudel, Öcalan critica il capitalismo considerandolo un’inutile aberrazione che non ha mai posseduto un potenziale progressista, ma che distrugge la società al suo interno. Ne descrive la forma attuale, la Modernità capitalista, come una relazione a tre tra capitalismo, industrialismo e stato nazionale.

“Öcalan è un prigioniero che nel XXI secolo diventa un mito, al pari di Mandela nel XX. Esprime una serie di concetti che nel XXI secolo diventano sempre più pietre miliari  per la costruzione politica di un nuovo mondo”. (A. Negri)

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