Appello ai democratici italiani,alle associazioni,alle organizzazioni politiche,del sindacato,della società civile

Medio Oriente, in Irak e Siria, particolarmente nel Kurdistan iracheno e siriano, è emergenza umanitaria.Le armate criminali di ISIS (ora ridefinitesi IS, Stato islamico), forti di migliaia di mercenari arruolati in tutto il mondo, avanzano massacrando la popolazione civile, senza risparmiare vecchi, donne e bambini.

L’opposizione armata delle HPG (PKK) e YPG (Forze di difesa del popolo nell’Autonomia democratica del Rojava in Siria), è intervenuta anche nelle zone dove le milizie di difesa locale mostravano segni di cedimento, organizzando nuove armate di difesa popolare unitarie insieme alla popolazione locale, sia in Siria sia nella Regione autonoma del Kurdistan iracheno, dove anche i peshmerga combattono con i partigiani del PKK per difendere le popolazioni interessate senza distinzione di appartenenza etnica, religiosa o politica.

Intanto gli attacchi delle armate hanno prodotto centinaia di migliaia di profughi interni (oltre 50.000 solo nel Rojava) ed è emergenza umanitaria. Mancano medicine, medici, generi di prima necessità, alimenti, acqua. Numerosi sono i bambini che muoiono ogni giorno per disidratazione, secondo l’UNICEF.

Sono in particolare difficoltà anche gli sfollati dal campo di Mahmura che, sfuggiti dagli attacchi di IS, si sono spostati nei pressi di Ranja, dove c’è grande carenza di qualsiasi genere di prima necessità, dalle abitazioni, al cibo, alla medicine.

Come rete italiana di solidarietà con il popolo kurdo chiediamo con questo appello ai cittadini, alle associazioni, alle organizzazioni politiche, sindacali e della società civile, ai giornalisti di impegnarsi per informare, sensibilizzare e organizzare momenti di pressione verso il Governo Italiano, affinché agisca concretamente, come annunciato pochi giorni fa dal viceministro Pistelli e come confermato dalla Ministra Mogherini, direttamente (e indirettamente, verso l’ONU e l’UE) per fermare IS e perché vengano prontamente inviati aiuti umanitari in soccorso delle popolazioni colpite e della loro resistenza.

Proponiamo:

. che vengano organizzati tempestivamente presidi di protesta presso tutte le Prefetture Italiane;
. che tutte le Associazioni sollecitino il Governo italiano a inviare prontamente gli aiuti annunciati;
. che in ogni Regione italiana ci si attivi per chiedere direttamente alle Regioni, alle Provincie, ai Comuni l’invio di contributi al Rojava e al Sud Kurdistan.

.Promuoviamo inoltre una nostra diretta raccolta di fondi per sostenere le decine di migliaia di persone rifugiate nel Regione del Rojava (Siria) dove resiste l’autogestione popolare protetta dalle YPG e dalle YPJ (Forze di difesa femminili) e nel Sud Kurdistan.

 

Per ulteriori informazioni e richieste urgenti:

Sud Kurdistan (Iraq)
Contatto: Meral Cicek,

Women’s relation organization

Tel:00964 – 751 052 60 45

E-mail:repak_kwro@mail.com

 

Kurdistan occidentale (Siria)

Contatto: Sinem Mohamadi

Tel:0032 – 489 91 79 05

E-mail:sinam56@hotmail.com

Europa

Contatto: Hakan Cifci

Indirizzo: Rue Jean Stas 41, 1060, Bruxelles

Tel: 00 32 -2 647 30 84

E-mail:kongrakurdistan@gmail.com

 

Per sottoscrizioni :

Heyva sor: causale Sengal

Kreissparkasse Köln

50667 Neumarkt : 18-24/ Deutschland

IBAN: DE 49 3705 0299 0004 0104 81

BIC/SWIFT:COKSDE 33

 

 

Contatti:

info@uikionlus.com

info@retekurdistan.it

Roma, 12.8.2014

UIKI – Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia
Rete italiana di solidarietà con il popolo kurdo