Un mattone per Kobane: raccolta fondi alla Crea

Una serata di musica e cultura quella di venerdì sera al Capannone della cooperativa C.RE.A. con lo scrittore e musicista Marco Rovelli che ha raccontato la guerra, la vita delle persone, le forme di democrazia diretta e partecipata che la popolazione kurda sta sperimentando nella regione del Rojava (nord della Siria). Accompagnato da Lara Vecoli e Paolo Monti, Rovelli ha poi suonato canzoni politiche e della tradizione popolare, con un omaggio a Caterina Bueno, celebre etnomusicologa e musicista folk toscana e Elisabetta Salvatori ha rappresentato l’intenso monologo “La Barbiera”.

Da un conteggio ancora parziale risulta che stati raccolti complessivamente oltre duemila euro, dei quali 700 solo dalle offerte dei partecipanti alla serata e il resto grazie a tutti i centri che hanno collaborato, più il versamento di mille euro stabilito dal consiglio di amministrazione della Cooperativa. La somma verrà versata a UIKI ONLUS (Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia) che promuove il progetto insieme al Comitato di Ricostruzione di Kobane e a WJAR (Fondazione Donne Libere del Rojava). La mobilitazione internazionale a sostegno di Kobane e della costruzione degli edifici per gli orfani e i bambini, ha permesso finora di assicurare la possibilità di completare le strutture.(noitv.it)
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Una serata di musica e cultura quella di ieri sera (22 dicembre) al Capannone della cooperativa Crea con lo scrittore e musicista Marco Rovelli che ha raccontato la guerra, la vita delle persone, le forme di democrazia diretta e partecipata che la popolazione curda sta sperimentando nella regione del Rojava (nord della Siria). Accompagnato da Lara Vecoli e Paolo Monti, Rovelli ha poi suonato canzoni politiche e della tradizione popolare, con un omaggio a Caterina Bueno, celebre etnomusicologa e musicista folk toscana e Elisabetta Salvatori ha rappresentato l’intenso monologo La Barbiera.

Da un conteggio ancora parziale risulta che stati raccolti complessivamente oltre duemila euro, dei quali 700 solo dalle offerte dei partecipanti alla serata e il resto grazie a tutti i centri che hanno collaborato, più il versamento di mille euro stabilito dal consiglio di amministrazione della Cooperativa.
La somma verrà versata a Uiki Onlus (Ufficio di informazione del Kurdistan in Italia) che promuove il progetto insieme al Comitato di ricostruzione di Kobane e a Wjar (Fondazione donne libere del Rojava).La mobilitazione internazionale a sostegno di Kobane e della costruzione degli edifici per gli orfani e i bambini, ha permesso finora di assicurare la possibilità di completare le strutture. (luccaindiretta.it)