Solo nel mese di novembre 275 fermi, 90 arresti

I fermi e gli arresti nell’ambito delle cosiddette operazioni KCK nel mese di novembre hanno raggiunto un nuovo apice. Nonostante il “processo di soluzione democratica”, tra il 1 e il 30 novembre a causa di presunti collegamenti con un’organizzazione vietata sono state fermate 257 persone e 90 di loro arrestate. Nella maggior parte dei casi si tratta di giovani. L’incaricato del BDP per i diritti umani, Meral Danış Beştaş, ha dichiarato che questi fermi e arresti mettono in pericolo il processo di soluzione e che avvengono in vista delle prossime elezioni.

In un periodo in cui in realtà ci si aspetterebbero passi democratici da parte del governo, l’aumento degli arresti durante lo scorso mese è motivo di grandissima preoccupazione. Mentre oggi sono attese misure legislative per il rilascio di migliaia di prigionieri politici, quotidianamente si verificano nuove operazioni che contraddicono lo spirito del processo e bloccano una soluzione.

Il bilancio delle operazioni di novembre si presenta come segue:

• Hakkâri: 11 fermi, 11 arresti
• Ceylanpınar: 1 fermo
• Silopi: 26 fermi, 21 arresti
• Siirt: 7 fermi, 3 arresti
• Antalya: 5 fermi
• Saray: 12 fermi
• Bingöl: 1 fermo
• Nusaybin: 8 fermi, 2 arresti
• Beytüşşebap: 1 fermo
• Adana: 27 fermi, 1 arresto
• Şirvan: 7 fermi, 6 arresti
• Diyarbakır: 5 fermi, 1 arresto
• Van: 30 fermi, 2 arresti
• Sürgücü: 1 fermo, 1 arresto
• Ovacık: 8 fermi, 6 arresti
• İzmir: 1 fermo
• Şemdinli: 4 fermi
• Cizre: 25 fermi, 12 arresti
• İstanbul: 3 fermi
• Yüksekova: 17 fermi
• Mersin: 4 fermi, 3 arresti
• Çınar: 7 fermi
• Osmaniye: 5 fermi, 2 arresti
• Viranşehir: 4 fermi
• Sivas: 25 fermi, 11 arresti
• Bolu: 3 fermi
• Urfa: 1 fermo
• Ağrı:1 arresto
• Batman: 3 fermi
• İdil: 3 fermi, 2 arresti
• Ankara: 2 fermi
• Patnos: 1 arresto
Nel mese di ottobre sono state fermate 168 persone, 71 di loro sono state arrestate. Il nuovo aumento di novembre fa riflettere.

DİHA