Sit-in lunedì 29 settembre a Roma : Stop alla fornitura di armi della Turchia a ISIS!

Sit-in lunedì 29 settembre
dalle 9 alle 14
p.zza SS. Apostoli – Roma

Stop agli attacchi di ISIS contro Kobanê!
Stop alla fornitura di armi della Turchia a ISIS!
Solidarietà con il Kurdistan occidentale

Il Medio Oriente continua ad assomigliare ad una polveriera. L’organizzazione ISIS terrorizza sempre più l’intera regione. A parte gli attacchi sulle regioni curde nell’Iraq settentrionale, dove ISIS ha ripetutamente massacrato curdi (specialmente yezidi), cristiani e turcomanni -Mosul e Tikrit sono gìa state conquistate- ISIS ha ripreso attaccare la regione di Kobanê nella Siria settentrionale dalla metà di settembre con armi pesanti usate contro i villaggi.

Dal 18 settembre 2014, già 21 villaggi hanno dovuto essere evacuati, costringendo migliaia di persone a fuggire. Se la regione di Kobanê cadrà sotto il controllo di ISIS, altri massacri con migliaia di morti e migliaia di rifugiati saranno inevitabili.

Kobanê è uno dei tre cantoni del Rojava (Kurdistan occidentale/Siria settentrionale), in cui è stata dichiarata l’autonomia democratica a novembre 2013, con la partecipazione di tutti i gruppi religiosi ed etnici. La creazione di strutture democratiche di autogoverno di base rappresenta un’alternativa democratica per l’intero Medio Oriente, e contrasta con le visioni nazionaliste, religiose, fondamentaliste, patriarcali e capitalistiche.

Per proteggere queste istituzioni democratiche, le forze di difesa dei cantoni nel Rojava hanno formato un fronte militare congiunto con diverse unità combattenti appartenenti all’Esercito Libero Siriano, l’alleanza Burkan El Firat, con lo scopo di combattere insieme contro ISIS a Kobanê.

Il modello democratico del Rojava è una spina nel fianco dei gruppi terroristici come Al Qaeda, Jubhat al Nusra e ISIS, così come per le forze regionali ed internazionali. Il sostegno a ISIS da parte del governo turco avviene davanti agli occhi dell’opinione pubblica internazionale.

Chiediamo all’opinione pubblica internazionale di rompere il silenzio di fronte a questi attacchi brutali sul Rojava. Le potenze internazionali devono assicurarsi che la Turchia cessi il suo sfacciato sostegno all’organizzazione dello Stato Islamico, e impegnarsi a togliere il PKK – che combatte contro ISIS per difendere i civili – dalla lista delle organizzazioni considerate “terroristiche”. La lotta contro ISIS non può essere selettiva o regionale, ma deve essere globale, unitaria e determinata.

Per questo chiediamo a tutte le organizzazioni e istituzioni democratiche e progressiste, alle organizzazioni per i diritti umani e soprattutto alla Comunità Internazionale e alle Nazioni Unite di adottare le misure necessarie per impedire i massacri.

 

Promuovono: Centro socio-culturale Ararat; UIKI onlus; Rete italiana di solidarietà con il popolo kurdo