Il quarto fronte a Kobanê viene guidato dalla Turchia

I combattimenti intorno alla città di Kobanê continuano anche nell’undicesimo giorno. Mentre i e le combattenti delle YPG e YPJ con le loro limitate possibilità fanno resistenza contro IS su tre fronti, la Turchia con il suo palese appoggio militare e logistico per IS praticamente ha aperto un quarto fronte contro la popolazione di Kobanê. Così sembra che sul fronte orientale siano di nuovo stati forniti armamenti militari dall’esercito turco a IS. Gli armamenti sono stati consegnati da soldati turchi di nuovo con un treno nei pressi del villaggio di Alişare, così riferiscono testimoni oculari.

Da ultimo anche droni turchi sono volati più volte sulla zona contesa. Pare che le informazioni raccolte da questi droni siano state passate dalla Turchia ad IS, così come informazioni su conversazioni telefoniche da Kobanê intercettate. Un’ulteriore informazione che riceviamo da Kobanê è che negli ultimi giorni un numero sorprendentemente elevato di voci turche si mescola nelle conversazioni di IS via radio.

Un’altra informazione dirompente sul ruolo della Turchia negli attuali attacchi di IS a Kobanê viene alla luce guardando il ruolo del governo dell’AKP negli attuali attacchi aerei alle postazioni di IS in Siria. Pare che il governo turco abbia chiesto esplicitamente agli USA di rinunciare ad attacchi aerei sulle postazioni di IS intorno a Kobanê. Invece di attaccare le evidenti postazioni dei miliziani di IS intorno a Kobanê, gli attacchi sono stati concentrati su ar-Raqqa e Deir ez-Zor. L’attacco a Kobanê comunque non è stato compromesso dagli attacchi aerei.

Pare quindi che da parte della comunità internazionale degli stati non ci sia interesse ad appoggiare la difesa di Kobanê contro le orde di IS. Al contrario, con la caduta di Kobanê si vuole infliggere un importante colpo al Rojava e portare la rivoluzione in una certa misura sotto un controllo esterno. Inoltre attraverso la caduta della città si vuole preparare la regione per un possibile intervento e/o la costruzione di una zona cuscinetto.

di Sinan Cudi, giornalista di ANF