Porteremo gli aiuti umanitari nel Rojava sulle nostre spalle

Ai 15 camion con gli aiuti umanitari che erano stati raccolti nella provincia di Mardin non è stato permesso di portare questi rifornimenti nel Rojava e sono stati quindi riportati nel comune di Kızıltepe. Reagendo alle interferenze nell’invio degli aiuti, il co-presidente del Partito per la Pace e la Democrazia (BDP) Selahhatin Demirtaş ha fatto una dichiarazione davanti ai camion.

Oltre a Demirtaş e al co-presidente del Congresso della Società Democratica (DTK) e al candidato vice-sindaco del BDP a Mardin Türk, molti funzionari provinciali e distrettuali del BDP e molti cittadini hanno preso parte all’iniziativa. Demirtaş ha notato che questi aiuti sono stati raccolti da curdi per il Rojava nel corso di mesi ed ha aggiunto, “Il popolo curdo reagisce contro queste interferenze.”

Non hanno lo stesso valore degli aiuti che vengono inviati ad Al-Qaeda?’

Demirtaş ha detto che questo impedimento è una nuova politica contro il popolo curdo. Demirtaş ha chiesto, ” “Non hanno lo stesso valore degli aiuti che vengono inviati ad Al-Qaeda?” e ha sottolineato, “È necessario essere accompagnati da componenti dei servizi segreti turchi (MIT)? Intanto in questi camion ci sono solo aiuti come pasti pronti e alimenti. Ma noi sappiamo cosa c’è nei camion che vengono inviati ad Al-Qaeda.”

Se questa vicenda non si risolve, manifesteranno in centinaia di migliaia’

Invitando i funzionari del governo a risolvere la questione, alla fine del suo intervento Demirtaş ha detto: “Questo è cibo. Una parte si può deteriorare. Ma quello che è più grave è che lì lo stanno aspettando. Noi vogliamo una soluzione immediata. In caso contrario la nostra gente non lo accetterà. Se necessario, noi, in centinaia di migliaia poteremo questi rifornimenti nel Rojava caricandoceli in spalla e passeremo i confini portando in spalla gli aiuti.”