Önder: i guerriglieri si ritireranno a breve

Il deputato di Istanbul del Partito della Pace e della Democrazia (BDP) Sırrı Süreyya Önder ha detto ieri, in un’intervista al quotidiano Hürriyet, che il ritiro dei guerriglieri kurdi dal Kurdistan Settentrionale comincerà fra 8-10 giorni. Önder ha sottolineato che in seguito inizierà un processo di decisioni.

Önder si è detto fiducioso riguardo al processo ed ha aggiunto: “In seguito agli incontri che ho avuto con i rappresentanti di tutte le istituzioni coinvolte nel processo di decisione tra i guerriglieri a Kandil, ho visto che essi affrontano la situazione con speranza e fiducia nella loro forza e struttura. Il significato della speranza per loro è stare insieme e credere in una reale liberazione. Quello che il pubblico non riesce a vedere è il fatto che essi non sono solo combattenti ma anche persone che hanno la capacità e le abilità per costruire una nuova esistenza e speranza per l’umanità”.

Riferendosi al ritiro, Önder ha detto che esso dovrebbe aprire la strada per la rimozione degli ostacoli che stanno davanti alla politica civile, che include “l’eliminazione dei riferimenti mussoliniani e degli articoli nella legge sui raduni e le manifestazioni, l’abolizione della legge anti-terrorismo che permette l’incarcerazione di persone che chiedono i loro diritti politici e legali, il permettere la rappresentazione di tutte le popolazioni nelle elezioni, l’eliminazione della soglia elettorale del dieci per cento  e quella degli ostacoli all’organizzazione di tutte le identità culturali e religiose. Quando verrà creata una struttura democratica in tutti questi ambiti, le armi diventeranno inutili”. Osservando che il PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan) si ritirerà come proposto da Öcalan, Önder ha detto: “Tutte le strutture all’interno del KCK (Unione delle Comunità Kurde) hanno una forte volontà nel rafforzare la proposta di Öcalan. Stanno discutendo in merito ai meccanismi del ritiro”.

Ha inoltre aggiunto: “Karayılan ed il Consiglio Esecutivo del KCK hanno contestato con forza la proposta che alcuni hanno avanzato: essa suggeriva che una parte dei guerriglieri potessero rimanere nella zona settentrionale (Turchia) come misura precauzionale. Più tardi si è convenuto che il KCK non lascerà nessun gruppo armato in Turchia per mantenere la promessa fatta ad Öcalan ed alle popolazioni del paese”.

Alla domanda su ció che i guerriglieri faranno dopo il ritiro, Önder ha risposto: “Il KCK sta attualmente lavorando ad un programma per il coinvolgimento dei guerriglieri nella politica civile democratica in base alla liberazione democratica. Va da sé che essi assumeranno altre misure in conformità al mantenimento delle promesse fatte dallo stato per attuare questo processo”.

Alla domanda sui dubbi della popolazione in merito alla sincerità del Governo nel progetto di pace, Önder ha risposto che il popolo kurdo si fida di Öcalan, poiché egli rappresenta la maggiore garanzia per il successo.

ANF Ankara