Le famiglie dei martiri hanno bisogno di forniture invernali per bambini

Oggi il Consiglio per la ricostruzione di Kobanê con l’Associazione delle famiglie dei Martiri hanno aiutato a consegnare un numero di rifornimenti necessari alle famiglie dei martiri nel campo Mishtenur. Il Consiglio per la ricostruzione di Kobanê ha consegnato all’Associazione le forniture da distribuire al campo.

Le forniture includono vestiti per bambini, giacche invernali, maglioni, camicie, jeans, cappelli e giocattoli.

L’Associazione delle famiglie dei Martiri è responsabile della supervisione e di rispondere alle esigenze del campo. Il campo è attualmente composto da 14 famiglie, ma si prevede che la sua capacità di accoglienza aumenterà nelle prossime settimane. Il campo è costituito esclusivamente da mogli e figli degli uomini che furono martirizzati durante la guerra contro il Daesh (ISIS).

Nel campo è stato formato un consiglio di amministrazione composto da tre donne elette che si incontrano settimanalmente per discutere le esigenze del campo.

L’Associazione delle famiglie dei Martiri insieme al Consiglio per la ricostruzione di Kobanê ha già fornito diversi beni al campo compresi il materiale necessario per la scuola, borse e scarpe, a condizione che l’Associazione provveda a fornire riscaldamento e gas per la stagione invernale.

L’Associazione è, anche, responsabile delle famiglia di martiri nell’intera comunità. Le zona sud, est e ovest di Kobanê sono state divise in distretti ed in ognuno è presente un’Associazione per le famiglie dei Martiri con sovrintende alle esigenze delle famiglie. Queste hanno ruolo di primo piano nella fornitura dei beni necessari nel campo. Tuttavia, dal momento che l’inverno si avvicina velocemente, le esigenze della comunità nel campo rimangono urgenti poichè la maggior parte degli abitanti vive in case container e vige la mancanza di accesso a scuole e negozi.
Il Consiglio per la ricostruzione di Kobanê ha, attualmente, in progetto la costruzione di 1325 case per le famiglie e le famiglie dei martiri che hanno perso la casa. Si prevede che ogni famiglia riceverà una casa ma il progetto è ancora lontano dalla realizzazione.

Fino ad allora il campo rimane soggetto ad aiuti e donazioni.