La tragedia di Şengal – La popolazione è in attesa di soccorsi!

A Şengal le forze delle YPG e dell’HPG, corridoio che hanno creato, hanno salvato decine di migliaia di Yezidi dal massacro da parte delle squadre dell’ISIS. In Kurdistan e in Europa sono state avviate campagne di aiuti in favore degli ezidi scampati al massacro. La popolazione del Rojava condivide con i fratelli ezidi cibo e indumenti. Il mondo, invece, sembra aver chiuso gli occhi di fronte alla tragedia che ha colpito i curdi Yezidi.

Le bande che hanno occupato Şengal, hanno raso al suolo i luoghi di culto degli Yezidi, hanno tentato di convertire la popolazione all’Islam, hanno ucciso e rapito e stanno mettendo in atto il genocidio del 21.mo secolo, con metodi disumani strumentalizzando l’Islam. Le decine di migliaia di Yezidi in fuga dal genocidio, che sta avvenendo davanti agli occhi del mondo intero, sono stati portati nel cantone del Cizîrê in Rojava attraverso il passaggio di sicurezza aperto dalle YPG.

12 mila Yezidi sono ospitati presso il campo Newroz di Dêrik (Rojava-Cantone di Cizîrê). Il loro numero si aggira attorno alle decine di migliaia di unità, composte in gran parte da bambini, donne e anziani, e aumenta di giorno in giorno. Gli ezidi sottratti alle bande dell’ISIS a Şengal, grazie alle forze delle YPG e dell’HPG, sebbene contenti di trovarsi in una zona sicura, sono molto preoccupati per i membri delle loro famiglie o per i parenti rimasti là, dai quali non ricevono più notizie.

Ospitati nella tendopoli messa a disposizione dall’amministrazione del Cantone di Cizîre e soddisfatti in ogni loro esigenza, gli Yezidi piangono coloro si sono lasciati alle spalle.Vivono ogni genere di dolore.

Dai racconti intrisi di dolore delle decine di migliaia di Yezidi rifugiatisi nel campo, emerge come il genocidio messo in atto dalle bande dell’ISIS a Şengal sia ancora davanti ai loro occhi. Le bande che hanno rapito giovani ,donne hanno ucciso gli anziani rimasti indietro stanno depredando le loro abitazioni.

Nonostante il silenzio delle forze arrivate senza aver visto gli avvenimenti e di quelle che tacciono di fronte alle aggressioni delle bande che stanno massacrando la popolazione, e mentre le YPG conducono il salvataggio delle decine di migliaia di Yezidi rimasti sul monte Şengal verso un’area sicura, scontri si verificano molto frequentemente.

Questi scontri, nei quali hanno perso la vita otto guerriglieri delle YPG, proseguono in vari luoghi.Così è stata avviata nel cantone di Cizîrê la mobilitazione per Şengal, considerata di massima importanza dalla popolazione curda. Il governo del Cantone di Cizîrê, che ha inviato in aiuto a TilKoçer con migliaia di veicoli, sta facendo appelli di aiuto e di solidarietà per gli Yezidi in ogni zona della Cizîrê.

Nel quadro della campagna di mobilitazione, intrapresa con grande spirito di solidarietà, la popolazione della Cizîrê lavora senza sosta per soddisfare i bisogni dei curdi Yezidi e condivide con loro i propri abiti, il proprio cibo e i propri averi. Mentre nella tendopoli le squadre di Heyva Sor a Kurdistan fanno di tutto per risolvere i problemi di salute della popolazione, affamata e assetata ormai da giorni, le squadre curano i feriti gravi negli ospedali.

I bambini cercano le loro madri

Le donne e i bambini ritrovatisi faccia a faccia dopo le conseguenze più gravi della guerra, stanno ancora cercando di rimuovere il trauma vissuto.

A Şengal, affinché i bambini che hanno perso i propri genitori non restino soli, le donne Yezide li prendono con sé e fanno loro da madri . Queste donne che prendono in affidamento i bambini, le cui madri sono state rapite o uccise dalle bande non fanno discriminazioni tra questi bambini e i loro figli.

Alcuni bambini, con ferite gravi alle gambe o che si sono scottati sotto il sole cocente, sono molto deboli a causa della fame patita per giorni e del trauma vissuto. Questi bambini hanno conosciuto troppo presto il lato più negativo della guerra, e la maggior parte di loro piange in continuazione, perché in queste condizioni avvertono in ogni modo un dolore a loro estraneo fino a poco tempo fa. I bambini cercano all’interno della tendopoli nella quale sono stati portati ,i genitori scomparsi. I neonati in fasce le cui madri sono state uccise dalle bande e che hanno bisogno di essere allattati sono affidati sempre alle donne del campo.

Le loro speranze risiedono nei guerriglieri

La popolazione sfollata riporta episodi di donne che si sono suicidate per evitare di cadere nelle mani delle bande, e afferma di non riuscire a dormire dal giorno in cui sono iniziati gli attacchi. Costretti a camminare per ore, la pianta dei loro piedi è ferita al tal punto di non consentire loro di deambulare. Nelle tende la gente si lamenta, i bambini, i loro fratelli e altri, vivono uno stato di angoscia perché non hanno più notizie dei propri genitori e corrono dai nuovi arrivati al campo per avere informazioni sui loro parenti.

Inoltre secondo le dichiarazioni delle YPG ,circa 100.000 persone sono arrivate nel Rojava attraverso le montagne, sono sono stati dislocati in diversi campi.12.000 si trovano nel campo Newroz di Derik.

Gli Yezidi attendono con ansia il giorno in cui le YPG e l’HPG salveranno nuovamente Şengal e loro torneranno nella propria terra. Vogliono diventare visibili all’opinione pubblica mondiale e che vogliono che non resti in silenzio.

di Suveyda Mahmud
GLOBALPROJECT