Il governo turco coglie l’occasione del clima del Coronavirus per occupare le municipalità curde

Altre otto municipalità curde sono state confiscate nel corso della lotta al Coronavirus. Ci si aspetterebbe che il male anticurdo che contrassegna il cuore dell’istituzione politica turca si fermi almeno in questi tempi di Coronavirus. Purtroppo no. Mentre il mondo intero è impegnato a trovare i modi per combattere il virus, il governo turco utilizza il clima di pandemia come una opportunità per usare le più vili forme di repressione contro le istituzioni democratiche curde, in particolar modo le sue municipalità, il che rende ancora più difficile per i curdi combattere il Coronavirus.

Il 23 marzo, la polizia turca ha fatto irruzione in diverse municipalità amministrate da HDP e in abitazioni in diverse località curde, arrestando molti sindaci curdi eletti, sostituendoli illegalmente con funzionari del governo turco designati, meglio noti come ” fiduciari”.

Le nuove municipalità amministrate da HDP confiscate sono le seguenti: Batman (città capolougo della provincia di Batman) Silvan, Ergani, Lice, e Eğil (quattro distretti di Diyarbakir), Güroymak (distretto di Bitlis), Gökçebağ ( città a Siirt), e Halfeli ( città a Iğdır). Compresi questi nuovi casi, dalle elezioni  che si sono svolte il 31 marzo 2019, il governo turco ha ufficialmente ha designato amministratori fiduciari ad un totale di 32 municipalità di HDP.

(Questo numero non comprende i 6 co-sindaci che avevano vinto le elezioni, ma a cui erano stati negati i certificati di elezione con il pretesto che precedentemente erano stati dismessi dal lavoro dai decreti emergenziali).

Oltre alle attuali detenzioni, 21 sindaci curdi eletti il 31 marzo 2019 rimangono dietro le sbarre.

Proprio come nei casi precedenti, ovviamente non c’è una decisione del tribunale per queste nuove detenzioni e amministratori fiduciari. Le accuse sollevate contro questi sindaci sono non sorprendenti- “sostenere il terrorismo”.

Vediamo questa amministrazione dei fiduciari, che è forzatamente imposta ai curdi, come il vero carattere del controllo politico turco nelle province curde del nuovo sistema presidenziale; un evidente caso di colonialismo interno per terrorizzare i curdi e minare la loro volontà politica.

Qui vorremmo esprimere le nostre profonde condoglianze per le vittime del Coronavirus e la nostra simpatia e solidarietà per i lavoratori della sanità che combattono instancabilmente il virus in tutto il globo.

E chiediamo alla comunità internazionale di alzare la voce e di agire immediatamente contro queste politiche illegali e razziste del governo turco la cui spudoratezza sembra non avere limiti e si rivela meglio in tali attacchi ai curdi anche durante una pandemia globale altamente fatale.

Il Comitato Esecutivo del Congresso Nazionale del Kurdistan – KNK