Il consiglio delle donne del BDP: “Che non si seppelliscano i diritti delle donne”

I consiglio delle donne del BDP ha rilasciato una dichiarazione scritta nella quale si legge che sono le donne quelle maggiormente colpite dagli effetti sociali. “Ogni anno circa 10mila donne vengono stuprate. Noi come consiglio delle donne del BDP  diciamo di no alla negazione dei diritti alle donne, sia in Turchia che in Kurdistan. Si legge nella dichiarazione: “Opporremo democraticamente resistenza contro questa struttura sociale  e ci batteremo affinché i diritti delle donne abbiano  la loro rappresentanza nella costituzione.”

La parlamentare del BDP, Mulkiye Bîrtane ha fatto una richiesta scritta al Ministero turco. Si sono registrati, dal 2002 al 2008 61.469 stupri contro le violenze. Nel biennio 2009-2011 gli stupri ammontano a 29.980.

IL consiglio delle donne del BDP ha dichiarato che la Turchia è al primo posto a livello mondiale per quanto riguarda stupri e violenze e costrizioni contro le donne e, ciò nonostante la politica pare far  finta di niente, anzi il governo è corresponsabile. Principalmente in Kurdistan l´abuso sessuale è usato come operazione politica.

IL consiglio delle donne del BDP pone l´accento su come l´abuso sessuale rappresenti in tutta la Turchia un pericolo ed a dimostrazione di ciò scrive: A Van il marito ammazza la moglie con un coltello. Alla fine il governo ha assolto il marito, adducendo la motivazione di innocenza del marito. E´ stato un ladro a commettere il reato.  A Midyat ( nella provincia di Mardin) una donna è stata violentata da due guardiani del villaggio. Lei si è tolta poi la vita, perché´ i due guardiani non sono stati condannati.

A Nusaybin e Siirt due ragazze quattordicenni si sono tolte la vita, perché´ costrette al matrimonio coatto. Una minorenne a Bingol è stata violentata da otto soldati turchi. Gli autori della violenza non sono stati per nulla condannati, bensì assolti.

A Elazig una donna di 80 anni è stata violentata. Anche nel corso delle manifestazioni del parco Gezi la polizia ha usato violenza contro le dimostranti donne e nel corso dei fermi i poliziotti hanno usato le mani contro le donne.  La violenza contro le donne è violenza contro la società rende evidente il maschilismo della società´, che il governo pure rappresenta.