I Giuristi democratici condannano l’aggressione del regime turco al cantone di Afrin

Ue e Onu si adoperino immediatamente per la fine della violenta azione militare contro la popolazione locale

I Giuristi democratici condannano l’aggressione del governo turco al cantone di Afrin. L’attacco armato, che si sta svolgendo con intensi bombardamenti aerei e tentativi di penetrazione di colonne di carri armati, costituisce una grave violazione dell’art. 2, par. 4, della Carta delle Nazioni Unite.

Oltre che contro il territorio siriano, di cui il cantone fa parte a tutti gli effetti, l’attacco si dirige contro l’autogoverno democratico della Rojava, promosso da organizzazioni dei curdi e di altre etnie, che rappresenta oggi la risposta più avanzata alla frammentazione etnica e ai conflitti sanguinosi che essa provoca in Medio oriente. L’uso dei bombardamenti aerei e di altre armi a effetti indiscriminati dà inoltre luogo a varie violazioni del diritto internazionale umanitario e a veri e propri crimini di guerra e contro l’umanità.

Si tratta quindi di un nuovo episodio della lunga serie di gravi violazioni del diritto di cui il governo Erdogan si è reso responsabile negli ultimi anni nei confronti dei curdi e di altri popoli della Turchia e della Siria. Violazioni e crimini sui quali si svolgerà a Parigi il 15 e 16 marzo il Tribunale internazionale promosso da varie organizzazioni di giuristi.

I Giuristi democratici chiedono la fine immediata dell’aggressione e fanno appello all’Unione europea e al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite affinché siano tutelati il diritto internazionale e la sicurezza e la vita delle popolazioni che risiedono nel territorio in cui si sta svolgendo l’attacco turco.

ASSOCIAZIONE NAZIONALE GIURISTI DEMOCRATICI