I combattenti di Manbij: Siamo molto vicini alla vittoria e alla libertà

La città di Manbij, che rimane sotto l’occupazione dell’ISIS dal 2014, è stata liberata al 90 per cento dai combattenti del Consiglio Militare di Manbij nell’ambito dell’operazione lanciata per ripulire la città dall’ISIS il 1 giugno 2016.

Parlando all’ANF, i combattenti del Consiglio Militare di Manbij, Qasim El Kuseyr e İsmail Ebu Velid, hanno dichiarato di essere sempre più vicini alla vittoria e alla libertà a Manbij, ogni giorno e ogni ora.

Qasim El Kuseyr ha sottolineato che nel centro di Manbij il cerchio si sta stringendo attorno all’ISIS, e le bande della città che rimangono sotto assedio stanno cercando di fuggire ma sono di fronte ad un continuo fallimento. El Kuseyr ha detto che a Manbij è stata di grande importanza la posizione geografica e strategica, facendo notare che si tratta di una delle più grandi città in Siria dopo Aleppo.

El Kuseyr ha ricordato che la città di Manbij, un mosaico di diverse persone e gruppi di fede, è finita sotto l’occupazione dell’SIS nel 2014, in mezzo al caos e ad un conflitto che domina questo territorio da quando le potenze regionali e internazionali hanno sottratto il processo di rivoluzione in Siria.

El Kuseyr ha dichiarato che Manbij ha perso la sua struttura a mosaico a causa dell’occupazione dell’ISIS ed ha guadagnato una caratterizzazione basata su un colore, una sola fede, una etnia, una setta, l’Islam radicale e il razzismo.

İsmail Ebu Velid ha sostenuto che l’operazione per liberare Manbij è stata avviata in seguito alla richiesta della gente locale, ricordando che le bande ISIS hanno massacrato più di due mila persone e torturato migliaia di altri, tra cui lui stesso, dopo aver preso il controllo della città nel 2014.

İsmail Ebu Velid ha sottolineato che la liberazione di Manbij infliggerà un altro duro colpo alle bande ISIS e ai loro sostenitori, oltre a portare grandi cambiamenti nell’aspetto militare e politico.

Ebu Velid ha affermato che sono ormai molto vicini alla vittoria e alla libertà per Manbij, aggiungendo che esporranno la libertà ai popoli della Siria una volta in cui come combattenti del Consiglio Militare di Manbij avranno liberato la città.

di Mahir YILMAZKAYA