Gli abitanti dei villaggi di Kobanê sugli attacchi turchi: non abbandoneremo le nostre terre

La gente di Kobanê i cui villaggi sono stati bombardati ieri dallo stato turco invasore, ha affermato che la loro resistenza continuerà e che non abbandoneranno mai le proprie terre.

I villaggi di Seftek, Zormixar, Charqeli, Ashme e Xirab Eto, a ovest di Kobanê e vicino al confine tra il Kurdistan Settentrionale e il Rojava, sono stati colpiti da mortai ieri dall’esercito turco invasore e, nell’attacco, sono state danneggiate aree residenziali civili.

Mihemed Eli, dal villaggio di Xirab Eto, ha raccontato che i soldati turchi hanno iniziato a far fuoco mentre stava portando i propri animali a pascolare e ha aggiunto che un proiettile d’artiglieria è caduto vicino ai civili ma non è esploso, cosa che avrebbe causato la perdita di molte vite.

Mihemed Elî ha affermato che lo stato turco vuole rinvigorire l’ISIS e rimandarli a Kobanê e ha aggiunto: “La Turchia vuole spingerci via, ma noi non abbandoneremo mai le nostre terre. Continueremo a resistere agli invasori e al nemico.”

Adil Coza, dello stesso villaggio, ha mostrato una casa colpita dai carri turchi e ha affermato: “Questo è il risultato degli attacchi dello stato turco. Lo stato turco afferma di aver sparato contro basi militari, ma l’artiglieria ha colpito abitazioni civili. Stanno deliberatamente prendendo di mira i civili, vogliono spingerci via. Gli invasori dovrebbero sapere che non abbandoneremo mai i nostri villaggi e le nostre terre.”

LA COMUNITÀ INTERNAZIONALE DI NUOVO SILENZIOSA

Gli attacchi e i colpi di artiglieria dello stato turco contro i villaggi vicino al confine, minacciano le vite dei civili in queste regioni. La gente in tutta la Siria settentrionale e orientale sta protestando contro gli attacchi, ma la comunità internazionale rimane in silenzio di fronte all’attacco dello stato turco.

Mihemed Welîd, abitante del villaggio di Xirab Eto, riferendosi all’atteggiamento della comunità internazionale nei confronti degli attacchi dello stato turco nella Siria settentrionale e orientale, ha affermato: “I media hanno parlato giorno e notte dell’assassinio di Jamal Khashoggi. Gli stessi media, però, hanno sfortunatamente ignorato le tirannie e i massacri dell’esercito turco invasore contro migliaia di civili ad Afrin.”

Mihemed Welîd ha anche condannato l’atteggiamento del presidente francese e del cancelliere tedesco: “Non parliamo neanche della Russia, poiché si è posta ben lontana da ogni valore morale. Coloro i quali affermano di difendere l’umanità dovrebbero vedere le atrocità della Turchia con i propri occhi. Lo stato turco ci sta attaccando e la comunità internazionale rimane in silenzio. Il mondo intero dovrebbe prendere posizione contro le atrocità di Erdogan e conoscere il suo vero volto in guerra.”

Dopo gli attacchi dell’esercito turco, la regione al momento rimane calma. In caso di possibili nuovi attacchi, rimane tuttavia la minaccia contro le vite dei civili nei villaggi di confine.