KCDK-E: Mobilitazione urgente per Kobane e Rojava

Il Congresso europeo della Società democratica curda (KCDK-E) chiama per un’azione urgente ai curdi e ai suoi sostenitori in Europa in seguito agli attacchi dello stato turco contro Kobanê.

La copresidenza del KCDK-E ha emesso un comunicato contro gli attacchi dello stato turco contro i villaggi di Kor Eli e Selim, nelle vicinanze di Kobane. Nel comunicato del KCDK-E viene sottolineato che questi attacchi dello stato turco avvengono il giorno precedente al 1° novembre, giornata internazionale per Kobane, e ha chiesto una forte mobilitazione.

Nel comunicato il KCDK-E si legge che “L’esercito turco ha costruito la sua esistenza sull’avversione nei confronti del popolo curdo e per questa ragione ha intensificato i suoi efferati attacchi. L’esercito turco ha bombardato con armi pesanti i villaggi di Kor Eli e Selim nei pressi di Kobane, e stanno progettando un massacro”.

Il KCDK-E ha ricordato l’invasione di Afrin da parte dello stato turco, seguita dagli attacchi nel Kurdistan meridionale, con il sostegno del KDP: “E ora vogliono invadere Kobane e i villaggi circostanti, che sono stati una grande conquista della nostra lotta per la libertà”.

Il comunicato continua sottolineando che: “L’esercito turco, e tutti i suoi alleati, che hanno attaccato con efferata violenza le grandi conquiste della rivoluzione del Rojava e dei popoli mediorientali mirano, con questi attacchi, a distruggere le vittorie del popolo curdo. Chiediamo che il nostro popolo prenda coscienza che questi barbari vogliono distruggere la lotta di liberazione curda e la rivoluzione del Rojava, la nuova speranza per l’umanità. La rivoluzione del Rojava, donata da Kobane al mondo il 9 luglio 2012, ha vinto al prezzo del sangue dei suoi martiri. È stata una rivolta contro lo stato-nazione e la sua egemonia ovunque”.

Nel comunicato del KCDK-E si fa riferimento alle minacce di invasione del dittatore turco Erdogan, che nel 2014 disse che Kobane era quasi caduta. “I nostri popoli hanno risposto a Erdogan liberando Kobane”, aggiunge il comunicato del KCDK-E, “Kobane non è caduta, ma l’ISIS ha invaso Til Hamis, Til Beraq, Shedadê, Hol, Ayn Îsa, Girê Spî, Sirrin, Tishrîn , Manbij, Tabqa e Raqqa.”

Nel comunicato si aggiunge che “Erdogan, è determinato a portare a termine un genocidio nei confronti dei curdi, e lo stato turco fascista vuole vendicarsi, mettendo sotto attacco le nostre conquiste. Il nostro popolo in Europa e tutti i rivoluzionari, i democratici, gli intellettuali e gli antifascisti devono sapere quale pericolo corrono la rivoluzione del Rojava e Kobane, e insorgere in favore della storica resistenza di Kobane.

Chiediamo a tutti di organizzare al più presto mobilitazioni a difendesa e sostegno di queste terre che sono costate il sangue di donne, giovani, bambini e centinaia di internazionalisti. In ogni luogo si dovrebbe scendere in piazza per far conoscere al mondo il volto crudele e genocida del dittatore Erdogan e dell’esercito turco.

Come KCDK-E, invitiamo il nostro popolo patriottico e ogni rivoluzionario, democratico, intellettuale, antifascista e internazionalista a partecipare alle manifestazioni per giornata internazionale per Kobane e far sentire il suo sostegno alla città”

http://www.uikionlus.com/costruiamo-un-fronte-comune-il-1-novembre-world-kobane-day-per-fermare-linvasione-e-gli-attacchi-dello-stato-turco-contro-kobane-e-il-rojava/

http://www.uikionlus.com/appello-per-la-giornata-mondiale-di-kobane-il-1-novembre-2018/