Dichiarazioni di Soliderietà

L’Associazione Senzaconfine esprime profondo dolore e solidarietà al popolo turco e curdo per il mostruoso attentato che, con due esplosioni ravvicinate, ha colpito oggi la grande manifestazione per la pace che si svolgeva ad Ankara, indetta da associazioni non governative, sindacati e HDP, il Partito che in giugno, con la coalizione tra partito curdo ed altri partiti della sinistra ha conquistato 84 seggi al Parlamento turco.

L’attentato ha prodotto più di cento morti e si somma agli altri attentati avvenuti a giugno a Diyarbakir e a luglio a Suruc, sicuramente armati dalla stessa mano, che vuole terrorizzare i popoli che conducono la battaglia per la Pace, che ormai non può fermarsi, avendo coinvolto entrambi i popoli che vivono in Turchia e tutte le altre popolazioni, Armeni Aleviti, Assiri e tanti altri che anche in Rojava stanno vivendo una stagione di costruzione di democrazia e convivenza che è un faro per tutto il Medio Oriente.

Siamo vicini a tutti coloro che stanno soffrendo in questa giornata di lutto per tutta la Turchia; saremo presenti durante le elezioni del I novembre, nelle città del popolo curdo, affinchè la solidarietà internazionale sconfigga ogni tentativo di bagnare ancora nel sangue la ricerca della libertà indicata dall’HDP e dai suoi alleati.

Rete della pace invita a mobilitarsi: “Non sono le bombe, il vostro silenzio ci uccide” è la frase che l’appello ricorda, citando una scritta su di un muro comparsa ad Ankara questa mattina.
BASTA STRAGI! Al fianco del popolo curdo contro il terrorismo di stato, pace subito!

Associazione Verso la Mesopotamia – Tutti sappiamo chi è STATO , la strage è stata organizzata da Erdogan, persino gli organi di stampa che hanno sempre supportato il comportamento di Erdogan si sono accorti della sua volontà di morte contro i Kurdi. Una condanna è scontata.

La Fiom-Cgil
esprime ferma condanna agli attacchi che sono costati la vita ad Ankara a più di cento persone che disarmate manifestavano insieme a sindacati, attivisti politici, volontari di ONG.
La manifestazione era stata chiamata in difesa della Democrazia, della Pace e del Lavoro per chiedere al Governo Erdogan la fine della brutale violenza con la quale si sta abbattendo contro il popolo curdo.
Sotto le stesse parole d’ordine oggi ci convochiamo a piazza della Repubblica dalle 17h alle 20h per dimostrare la nostra solidarietà ai popoli della Turchia in difesa della PACE e della LIBERTA. http://www.fiom-cgil.it/web/attachments/article/2560/to%20Birlesik%20Metal-Is.pdf

Progetto Diritti esprime la sua condanna per l’attentato di Ankara di sabato 10 ottobre e la sua solidarietà ai familiari delle vittime, che partecipavano alla manifestazione per una transizione pacifica ad una piena democrazia in Turchia e per una soluzione politica della questione kurda, organizzata da diverse forze sindacali, con la partecipazione di numerose realtà associative e politiche della società turca e kurda.
Progetto Diritti, nella consapevolezza della importanza storica e della delicatezza delle elezioni del prossimo primo novembre, parteciperà – con gli avvocati Mario Angelelli e Maria Rosaria Damizia – alla delegazione internazionale di osservatori per verificare la regolarità dello svolgimento della competizione elettorale in Turchia. Le vicende politiche della Turchia – segnate dal significativo risultato dell’HDP nelle elezioni di giugno e dalla riapertura di un sanguinoso conflitto perseguita dal partito del Presidente Erdogan e del capo del governo Davotoglu – hanno ed avranno un impatto determinante su tutta la regione circostante, in primo luogo in Siria ed in Irak, paesi in cui le forze kurde stanno resistendo agli attacchi dell’ISIS e contrastando il massacro di tante minoranze nazionali e religiose.

Ancora sconvolti dall’orrore per questa strage di innocenti, il direttivo e i soci della Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia si stringono attorno ai familiari e ai cari delle 128 persone uccise e dei 516 feriti finora accertati. L’associazione condanna la feroce e disumana logica del terrore che ha condotto a questa immane tragedia che colpisce ancora una volta il popolo curdo e tutti coloro che desiderano la pace. Nonostante l’insostenibile dolore, la Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia continuerà con ancora maggiore impegno ad aiutare i bambini, gli anziani, le donne e gli uomini che soffrono ogni giorno in Kurdistan a causa della guerra, della violenza, della discriminazione e delle condizioni di vita proibitive che ne conseguono.

Associazione Verso la Mesopotamia
Oltre che condannare questa come le tutte le altre stragi che si ripetono ormai con una frequenza sempre maggiore tra l’indifferenza delle potenze occidentali, prendiamo l’occasione per segnalare la vergognosa e inaccettabile presenza del figlio di Erdogan e di tutta la sua famiglia a Bologna con la scusa di terminare i suoi studi presso l’Università Hopkins. La sua venuta in Italia è stata studiata per mettere al sicuro il figlio di Erdogan incriminato in Turchia e implicato in scandali che coinvolgono anche il padre e il suo governo. Riteniamo di dover segnalare questa abnorme presenza come una ingiuria all’Italia e alla città di Bologna da sempre anti fascista e democratica. Riteniamo opportuno condannare la strage di Ankara e invitare il figlio di Erdogan ad andarsene dall’Italia perchè Bologna non può diventare il rifugio di chi ha condiviso crimini umanitari. Invitiamo tutti i compagni di Bologna a manifestare contro tutti i crimini di Erdogan e l’inopportuna presenza del figlio con la scusa di finire gli studi. Anna Maria Parolari , Piscioli Francesco Arco TRENTO

ANCHE IN TURCHIA L’ASSASSINO E’ LO STATO!
La Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana
La guerra scatenata dai governi contro i ceti popolari divampa in tutto il mondo, in una parte più apertamente, altrove in modo più latente. Le bombe esplose ad Ankara, che hanno provocato centinaia di morti, sono l’ultimo episodio di un’aggressione che è cominciata con l’attentato a Diyarbakir a giugno e con quello a Suruç a luglio. Il governo turco ha immediatamente rivendicato l’attentato, attaccando con cariche e lacrimogeni le vittime e impedendo l’arrivo dei mezzi di soccorso e, poco dopo, bombardando proprio le regioni del kurdistan turco per cui quel corteo chiedeva la pace. Il presidente turco Erdogan non è il solo pazzo sanguinario che per mantenere il potere massacra il proprio popolo, ma viene considerato come un interlocutore affidabile dai governi occidentali abituati ad esportare democrazia con le bombe. La Turchia è un alleato fedele della NATO, l’esercito che compie i massacri in Kurdistan partecipa in questi giorni alle manovre Trident; i servizi segreti turchi sono addestrati dalla CIA; nei vertici internazionali il presidente turco siede a fianco, tra gli altri, di Barak Obama, di Angela Merkel, di Matteo Renzi. Il governo italiano ha le sue responsabilità, vista la volontà espressa da Renzi di far intervenire le forze armate italiane in Medio Oriente, a fianco dello stato turco.

La Federazione Anarchica Italiana esprime la propria solidarietà alle vittime e ai loro familiari, e si stringe agli anarchici ed alle anarchiche dell’Azione Anarchica Rivoluzionaria (DAF) turchi e curdi che hanno visto propri compagni e militanti colpiti dalle bombe assassine. Per un mondo nuovo, per una vita di libertà, gli assassinati non saranno dimenticati, gli assassini non saranno perdonati!