Demirtaş: L’UE dovrebbe rivedere la lista delle organizzazioni terroristiche

Il co-presidente del Partito per la Democrazia e la Pace (BDP) Selahattin Demirtaş oggi ha tenuto una conferenza stampa al Parlamento Europeo dopo aver partecipato ad una conferenza al Parlamento francese in cui si è discusso della questione curda settimana scorsa.

Demirtaş, che è stato invitato all’UE dal parlamentare europeo Jürgen Klute, componente del partito tedesco “Die Linke”, durante l’incontro ha detto che l’incontro all’UE ha affrontato il processo di soluzione democratica in corso in Turchia.

Riferendosi ai colloqui in corso tra il leader del popolo curdo Abdullah Öcalan e lo stato turco, Demirtaş ha detto che credono che il governo debba fare più passi coraggiosi per l’acquisizione e il perdurare della democratizzazione in Turchia.

Il co-presidente del BDP ha detto che è importante che il cessate il fuoco sia ancora in vigore, che questo deve proseguire ed ha evidenziato che anche l’UE e il Parlamento Europeo dovrebbero fare passi più coraggiosi e produrre politiche più coraggiose rispetto al riconoscimento dei diritti dei curdi in Turchia. Demirtaş ha criticato il Parlamento Europeo e l’UE per non aver incoraggiato il governo turco a fare passaggi sulla questione.

Demirtaş ha sottolineato che l’UE in particolare dovrebbe avanzare proposte incoraggianti per l’avvio di negoziati che aprano la strada ad una pace duratura.

“Ogni passo che serve alla soluzione della questione curda sarà anche un rafforzamento per il periodo per l’ingresso della Turchia nell’UE, motivo per il quale l’UE, il Parlamento Europeo e le loro istituzioni dovrebbero considerare che il periodo per l’ingresso della Turchia nell’UE non può essere gestito in modo indipendente dalla questione curda e dare ulteriori contributi in questo senso”, ha detto Demirtaş.

Il co-presidente del BDP ha fatto appello all’UE perché rimuova il PKK (Partito del Lavoratori del Kurdistan) dalla lista delle organizzazioni terroristiche ed ha sottolineato che: “L’UE dovrebbe decisamente rivedere la sua lista di ‘organizzazioni terroristiche’ perché il fatto di lasciare nella lista delle organizzazioni terroristiche un’organizzazione armata che garantisce il disarmo, non da alcun contributo, ma costituisce anzi un ostacolo al processo di pace in Turchia”.

Riferendosi ad un altro “punto vitale per l’avanzamento del processo di pace “, Demirtaş ha detto che l’isolamento del leader curdo Öcalan deve essere rimosso e che lui deve essere messo in condizioni di stabilire contatti con il mondo esterno.

Rispondendo alle domande dei giornalisti dopo la conferenza stampa, Demirtaş ha detto quanto segue rispetto alla possibilità della partecipazione di una terza parte nel processo di pace: “Noi siamo del parere che un terzo stato potrebbe osservare bene questo processo, ma allo stato attuale delle cose questo non sembra molto probabile. È tuttavia importante che una parte terza, di intellettuali, possa prendere anch’essa parte al processo come testimone e con un meccanismo di monitoraggio che non dovrebbe essere impostato dal governo, ma essere accettato e sostenuto da tutte le parti “.