Consiglio comunale di Piacenza; approvata risoluzione per scarcerazione di Ocalan

Con una risoluzione approvata all’unanimità, il Comune di Piacenza si impegna a “sollecitare presso il Ministero degli Esteri una presa di posizione in favore della liberazione leader del PKK (Partito dei lavoratori del Kurdistan) Abdullah Ocalan e chiedere al governo italiano il riconoscimento dell’autonomia del Rojava, promuovendone la legittimazione in sede internazionale ”. [gview file=”http://www.uikionlus.com/wp-content/uploads/2015-04-risoluzione-KurdistanPiacenza.pdf”]

Così recita il testo della risoluzione approvata ieri, su proposta del consigliere di Sinistra per Piacenza e aperto seguace dei movimenti antagonisti Carlo Pallavicini, che si è detto anch’egli stupito di aver incontrato un simile consenso tra i colleghi in aula. Rinchiuso nell’isola prigione di Imrali, in Turchia, dove sconta l’ergastolo per attività separatista armata, Ocalan non ha mai smesso di essere icona e punto di riferimento per tutto il popolo curdo, diviso tra i territori di Siria, Turchia, Iran e Iraq.

“Quando ho visto l’unanimità sul tabellone del consiglio comunale – racconta – non ci credevo: il PKK è tutt’oggi considerato un’organizzazione terroristica dalle istituzioni internazionali a guida atlantista, e fu proprio il governo italiano di D’Alema nel 1998 a non concedere l’asilo politico di Ocalan, arrestato a Nairobi nel 1999 dopo 65 giorni di permanenza in Italia”.

Un risultato che, a detta del consigliere comunale, si spiega con “l’immagine edulcorata trasmessa dai media negli ultimi mesi in occasione della resistenza organizzata dalle milizie curde nella città siriana di Kobane contro le truppe dell’ISIS, e che può aver fatto accrescere la simpatia anche di forze che nulla hanno a che spartire con la visione del mondo di chi ha votato la mia risoluzione”.

Il testo della risoluzione, coerentemente al calcolo operato da Pallavicini, parte dalla premessa di “individuare nella resistenza del Rojava l’argine fondamentale per frenare l’avanzata di ISIS, nonché un elemento di autodeterminazione femminile inedito nello scenario mediorientale”. Su queste basi si è arrivato, nel dispositivo votato, a chiedere al Comune di attivarsi con Governo e Ministero degli Esteri per il riconoscimento della nuova autonomia amministrativa – la regione del Rojava – costituitasi nel nord della Siria.

Dopo il voto è stato lo stesso Pallavicini a contattare Uiki Onlus (Ufficio d’Informazione del Kurdistan in l’Italia), che a suo dire si è detta – in uno veloce scambio di opinioni con un referente- soddisfatta dell’esito della votazione e ha condiviso con lui lo stupore per la particolare radicalità del testo approvato. Testo che, per il tempo di un voto, ha portato Piacenza al centro di un infuocato contesto internazionale.

Piacenza 24