I guerriglieri inizieranno oggi il ritiro
L’inizio del ritiro dei guerriglieri kurdi dal territorio turco sta venendo oggi accompagnato da molti dibattiti. Sembra che soprattutto il Governo AKP non sia a proprio agio: il Primo Ministro Recep Tayyip Erdoğan si è dilungato ieri a spiegare (o almeno a cercare di farlo) che il ritiro non rappresenta niente di speciale e che la data di oggi non rappresenta nessuna occasione particolare. Sa che non è il caso ed il suo disagio deriva proprio da questo. La realtà è che il PKK, ancora una volta, ha preso l’iniziativa ed ha imposto un’accelerazione a quello che non puó essere chiamato un processo in quanto tale ma un qualcosa come “un cambiamento di scenario”.
E’ stato il leader kurdo Abdullah Öcalan che ha indicato il ritiro dei guerriglieri come una delle misure da assumere per provocare questo cambio di scenario. I guerriglieri, dopo averne discusso, hanno deciso di osare. Oggi si stanno ritirando perché hanno il coraggio di immaginare un futuro diverso. Da parte sua il Governo non ha la stessa visione ed immaginazione e quindi non è a suo agio con ció che sta accadendo. Questo ovviamente perché il Governo deve soddisfare il passo dei guerriglieri con un altro da parte sua. Il BDP (Partito della Pace e della Democrazia) ha affermato che “riterrà il Governo responsabile di qualsiasi operazione militare”. Ed in effetti questo sarebbe il caso: se i guerriglieri fossero attaccati, il Governo ne avrebbe la piena responsabilità. Ció è infatti una vera prova di sincerità del Governo nei confronti dell’intero processo. Prendendo una decisione che potrebbe mettere a rischio la loro vita, i guerriglieri hanno quindi ancora una volta dimostrato il loro impegno per la pace. Credono ancora che la pace sia possibile ed è proprio per realizzarla che hanno osato.
ANF News Desk