Gli avvocati dello studio legale Asrın si rivolgono alle istituzioni internazionali: smascherate questo isolamento illegale
L’ufficio legale di Asrın si è rivolto alle istituzioni internazionali in merito alla situazione del leader del PKK Abdullah Öcalan e Ömer Hayri Konar, Hamili Yıldırım e Veysi Aktaş e ha chiesto loro di prendere posizione sull’isolamento di Imrali. Gli avvocati dell’ufficio legale di Asrın continuano i loro sforzi per quanto riguarda la situazione del leader del PKK Abdullah Öcalan e dei prigionieri Ömer Hayri Konar, Hamili Yıldırım e Veysi Aktaş, che sono detenuti in condizioni di pesante isolamento nella prigione di tipo F di alta sicurezza di İmralı.
Gli avvocati si sono rivolti a istituzioni internazionali e ONG, nonché al giudice dell’esecuzione di Bursa, al Ministero della Giustizia, alle istituzioni affiliate al ministero, alla Commissione parlamentare d’inchiesta sui diritti umani, alle associazioni degli avvocati e alle organizzazioni non governative.
L’elenco delle istituzioni
Gli avvocati si sono rivolti ad Amnesty International, all’associzione per la prevenzione della tortura (APT), al Consiglio degli Ordini degli Avvocati e degli Avvocati d’Europa/CCBE,all’Associazione Europea degli Avvocati per la Democrazia e i Diritti Umani nel Mondo/ELDH), all’Ordine degli avvocati europei (Federation Des Barreaux D’Europe/FBE), alla Federazione internazionale per i diritti umani/FIDH),Human Rights Watch (HRW) ,all’Associazione Internazionale degli Avvocati Democratici (İADL),al Servizio Internazionale per i Diritti Umani (İSHR), agli Avvocati per Avvocati,Turchia, al Progetto di supporto al contenzioso sui diritti umani, all’Organizzazione mondiale contro la tortura (OMCT), agli avvocati democratici europei(ADL-EDL) e nella loro richiesta hanno chiesto di esporre la situazione illegale praticata a İmralı. Nella richiesta gli avvocati hanno anche chiesto a queste istituzioni di assumere delle iniziative per porre fine alla situazione disumana a Imrali.
Nessuna notizia da 8 mesi
Il leader del PKK Abdullah Öcalan è detenuto in isolamento nella prigione di alta sicurezza di tipo F di Imrali dal 15 febbraio 1999, quando è stato consegnato alla Turchia attraverso una cospirazione internazionale. Dal 1999 al 2019 le richieste di visita dei familiari e degli avvocati sono state frequentemente bloccate per diversi motivi. Nessuna risposta positiva o negativa è stata data alle domande presentate successivamente.
Ad Öcalan è stato vietato di essere visitato dagli avvocati per 6 mesi il 23 settembre 2020, sulla base della “Road Map” che aveva preparato in aggiunta alla sua difesa presentata alla Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) nel 2009. Anche in questo caso nelle domande presentate dagli avvocati, è stato rivelato che una nuova sanzione disciplinare è stata comminata a Öcalan nel gennaio 2021.
L’ultimo contatto
A Öcalan è stato concesso il diritto di parlare al telefono con suo fratello per la prima volta il 27 aprile 2020. Öcalan ha parlato di nuovo con suo fratello Mehmet Öcalan al telefono il 25 marzo 2021 a causa delle crescenti preoccupazioni dell’opinione pubblica per alcuni post nel social media. Tuttavia Mehmet Öcalan aveva annunciato che questo incontro era stato interrotto. Dopo la telefonata interrotta, nessuno ha mai avuto notizie di Öcalan o di altri prigionieri a İmralı.