“La violenza contro le donne è politica. Avresti potuto essere tu!”
La mentalità patriarcale ha sviluppato nell’essere umano un modo di pensare oppressivo, ricercatore di potere e violento. Questa pericolosa impostazione mentale ha permesso che l’uomo dominasse la natura, le donne, imponendo la sua sovranità su tutti i popoli e tutti i generi di persone. Questo ha portato alla formazione di una mascolinità che permette agli uomini di percepire le donne come deboli fisicamente, deboli nella volontà, insicure e sempre bisognose del supporto di un uomo. Così la donna è stata rinchiusa come mera proprietà dell’uomo. La mentalità patriarcale non solo ha reso schiave le donne, ma le ha anche marginalizzate ed escluse da molte sfere della vita, nella storia sino ai giorni nostri.
Invece di risolvere i problemi attraverso discussioni pacifiche, l’uomo patriarcale usa una violenza verbale, economica e fisica che sta aumentando, piuttosto che decrescere giorno dopo giorno. Il sistema patriarcale legittima la violenza specialmente nei confronti delle donne e continua a crescere. Di fronte a tutte le violenze che avvengono ogni giorno ogni donna dovrebbe sollevarsi e non accettare maltrattamenti e azioni aggressive. Le rivoluzionarie cercano di rafforzare la volontà delle donne. Le donne sono condannate alla violenza e la mentalità patriarcale è basata su un passato in cui schiavitù e dominazione erano largamente diffuse. Le donne sono viste come un servizio a basso costo nel lavoro, esposte ad attacchi nelle strade, la loro industriosità in casa è data per scontata, e questo è imposto nella società come un modo naturale di vita. Vedere la violenza come un inevitabile destino delle donne crea una disuguaglianza tra uomini e donne, ponendo le basi per la dominazione e la schiavitù. Le sorelle Mirabal sono state prese di mira dal dittatore Trujillo nella Repubblica Dominicana il 25 novembre 1960. Sono state stuprate dagli agenti del dittatore e massacrate. Le sorelle Mirabal sono state un simbolo di resistenza e tra le più forti rappresentanti della linea di resistenza nel corso di tutta la storia.
La storia ci ricorderà sempre come le sorelle Mirabal hanno resistito senza mai aver accettato persecuzione e oppressione. Ma sino ad oggi, ancora i dittatori esistono, specialmente per le donne! In ogni parte del mondo, ogni secondo una donna viene stuprata e uccisa. Per mano di Erdogan e dei suoi alleati dell’Isis migliaia di donne stanno essendo uccise in Rojava. Nei media quasi ogni giorno possiamo vedere storie di donne che vengono assassinate dal loro ragazzo, dal loro ex, dal fratello, dal padre…
Questo ci mostra che le donne sono prese di mira e uccise dagli uomini che sono più vicini a loro, ma questo dettaglio è attualmente ignorato dai media. L’ideologia del maschio dominante continua a sancire e istituzionalizzare la violenza contro le donne. La società è desensibilizzata nei confronti della violenza contro le donne. La cultura della violenza si acutizza e sta divenendo più profonda quando la tentiamo di delimitare solo a quelli che la fanno e a quelle che ne sono esposte. Considerando tutto questo, vediamo che la violenza non è solo una conseguenza per l’uomo, dell’esser uomo, ma una conseguenza politica del sistema del maschio dominante.
Per tutte queste ragioni, come Movimento curdo di Liberazione delle donne in Europa, lanciamo la campagna “LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE E’ POLITICA” per combattere varie forme di violenza contro le donne e le sue sfere di azione in modo più organizzato ed efficace. Il principale obiettivo della campagna è che uomini e donne che sono consapevoli dell’estendersi di tutti i tipi di violenza contro donne, possano mettersi in discussione. Stiamo prendendo le strade con lo slogan “AVRESTI POTUTO ESSERE TU!” per mostrare alle persone che la violenza come possibilità non è lontano da nessuno. Consideriamo ogni giorno il Giorno Internazionale dell’Eliminazione della Violenza contro le Donne e rafforziamo la lotta!
Intensifichiamo la lotta per eliminare la violenza sradicando realmente tutte le cause, non lasciandola fuori dall’agenda!
Jin, Jiyan,Azadi!
Donna, Vita, Libertà!
Movimento delle Donne curde in Europa