Zerocalcare mette all’asta le sue tavole: ”Sosteniamo così i curdi della Siria”

Venti tavole originali del fumettista Zerocalcare sono state messe all’asta al museo Maxxi di Roma da un banditore d’eccezione come l’attore Valerio Mastandrea.
di Francesco Giovannetti
L’obiettivo era quello di sostenere progetti umanitari in favore delle popolazione curde del Rojava, strette in Siria tra due fuochi, quello dell’esercito turco da una parte e quello dei miliziani dell’Isis dall’altra. “Con il passare del tempo sta succedendo quello che si temeva: ora che i curdi non servono più li si lascia massacrare”, afferma Zerocalcare, che alla vicenda ha dedicato un’intera graphic novel. “Chi è andato in Siria per combattere al loro fianco ha fatto una scelta molto coraggiosa, anche se ora viene criminalizzato – aggiunge -. Sono convinto che siano loro dalla parte giusta della Storia e che, mentre noi stendiamo tappeti rossi a Erdogan, contribuisce a riscattare la dignità del nostro Paese”.

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Zerocalcare Fan Club
Do not abandon Rojava: l’asta evento di Zerocalcare per raccogliere fondi per progetti sanitari nel Rojava
di Federico
Martedì 8 gennaio presso il MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, sede della mostra Scavare Fossati – Nutrire Coccodrilli, Valerio Mastandrea ha condotto un’asta di 20 tavole originali, illustrazioni e disegni di Michele Rech, in arte Zerocalcare.
Una grande affluenza di pubblico, la bellezza del materiale messo a disposizione e la simpatia del banditore d’eccezione hanno sancito il successo dell’iniziativa.
Il ricavato sarà devoluto interamente al sostegno dei progetti sanitari nel Rojava, in particolare per attrezzature mediche per i campi profughi in prossimità del cantone di Afrin, nel nord della Siria. I campi accolgono le popolazioni che abitavano il cantone prima dei bombardamenti e dell’invasione condotta dall’esercito turco e della forze jihadiste sostenute da Erdogan. I rifugiati vivono in una situazione drammatica in questi campi e il popolo curdo considerato eroico fino a poco tempo fa mentre combatteva da solo l’isis (daesh) rischia ora di essere dimenticato, a causa dell’assuefazione dell’orrore. Zerocalcare infatti, intervistato anche riguardo alla situazione dei migranti e degli sbarchi, ha manifestato la sua preoccupazione di come ci si stia assuefacendo all’orrore che accade sotto gli occhi di tutti, senza che nessuno voglia fare nulla.
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Do not abandon Rojava: l’asta evento di Zerocalcare per raccogliere fondi per progetti sanitari nel Rojava

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Roma, Mastandrea mette all’asta Zerocalcare: 10mila euro raccolti per la causa curda
Al Maxxi l’iniziativa benefica «Do not abandon Rojava»: il disegnatore ha donato 20 tavole e il ricavato andrà a sostenere la battaglia del popolo curdo «che vive in una città occupata dall’esercito turco e dai miliziani jihadisti»
di Giuseppe Cucinotta e Sabina D’Oro
Un’asta senza troppe regole, un misto fra Sotheby’s e una «sagra di paese» per non abbandonare a se stessa la popolazione curda e raccogliere fondi per progetti relativi al campo profughi che ospita gli sfollati di Afrin. Per una sera, Zerocalcare e Valerio Mastandrea hanno dismesso gli usuali panni di fumettista e attore e si sono trasformarti in banditori d’eccellenza all’interno del MaXXI, nell’ambito dell’iniziativa «Do not abandon Rojava». Le protagoniste dell’asta sono state 20 tavole originali, alcune inedite, che hanno ripercorso tutta la carriera artistica del disegnatore di Rebibibbia.

L’iniziativa
Zerocalcare è da sempre impegnato al fianco della popolazione curda, tanto da dedicare al conflitto che ha coinvolto la Siria una delle sue opere più significative: «Kobane Calling» e devolvere interamente i proventi della graphic novel per la costruzione di un’accademia delle donne curde. «L’iniziativa al MaXXI serve a sostenere ulteriormente quella parte di popolazione che vive in una città occupata dall’esercito turco e dai miliziani jihadisti – spiega il fumettista -. Su quest’area, spesso, i fari dell’informazione si accendono soltanto quando si verifica qualcosa di particolarmente drammatico, ma in realtà la guerra e i morti proseguono ogni giorno».

10mila euro raccolti
Durante l’asta, che ha superato i 10.000 euro di introiti, Mastandrea ha avuto modo di ironizzare sulle opere in vendita: «Il valore di queste tavole salirà moltissimo nel caso di prematura scomparsa di Zerocalcare ed è per questo motivo che lui morirà a 90 anni, si impegnerà a non farci guadagnare nulla da una futura vendita delle opere». Anche l’attore ha voluto contribuire personalmente all’iniziativa acquistando direttamente un disegno dopo aver fatto impennare le offerte: «Sono nato nel 1972 – ricorda Mastandrea – e fin da quando avevo otto anni ricordo gli eccidi subiti dal popolo curdo. Questa triste parte della storia è stata sempre attuale negli ultimi 40 anni». Un eccidio quasi infinito che porta il fumettista a non escludere di tornare ancora su questo tema: “Se dovessi ritornare in quelle zone sarei felice di continuare a raccontare quello che vedo; farlo a distanza, invece, non ha molto senso”.

La mostra al Maxxi
Il MaXXI, oltre ad accogliere l’asta, dal 10 novembre ha organizzato una mostra personale del fumettista intitolata «Scavare fossati, nutrire coccodrilli» che si concluderà il 10 marzo. «Questo titolo ha una doppia lettura – spiega Zerocalcare -. La prima, più intima, nella quale i fossati rappresentano una sorta di protezione personale e l’espressione ‘nutrire coccodrili’ significa tenere a distanza tutte le persone che ti succhiano la vita. Nel presentarla al pubblico, però, ho notato che il titolo sembrava riprendere un leitmotiv della politica italiana. I coccodrilli che non dovremmo più nutrire sono quelli che ci consigliano di mangiare chi sta peggio di noi, ma in realtà questa corsa al ribasso rischia di non far bene a nessuno».

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