Turchia, deputati curdi cercano di entrare a Cizre. Bloccati dai militari
Tra 30 e 32 militanti curdi e un civile sono morti negli scontri nella cittadina sudorientale da quando il cessate il fuoco è stato dichiarato venerdì. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno turco, Selami Altinok, mentre il partito filo curdo Hdp ha fornito un bilancio diverso di vittime, parlando di 21 civili uccisi.
Il ministero turco degli Interni è determinato a bloccare la delegazione di parlamentari filo-curdi che marcia verso Cizre, nel sud-est del paese, città in cui vige il coprifuoco da una settimana, a causa delle operazioni in corso contro i guerriglieri curdi del Pkk.
“Non permetteremo loro – ha detto il ministro Selami Altinok – di entrare a Cizre. E’ nostro dovere proteggerli”.
Il governo turco ha disposto il lancio di un’operazione militare a Cizre per eliminare i militanti del Pkk che lì avrebbero le loro basi. Altinok ha affermato che sono già stati uccisi 30-32 guerriglieri, che altri 10 sono stati arrestati e che sono stati ritrovati 800 kg di esplosivo.
Ma i deputati del partito filo-curdo Hdp denunciano una crisi umanitaria nella città e l’uccisione di 21 civili, tra cui bambini, da parte dell’esercito. Così, guidati dal leader del partito, Selahattin Demirtas, hanno cominciato una marcia verso Cizre con l’obiettivo di mettere fine al coprifuoco e attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla condizione dei 120.000 residenti della città. Il gruppo è ora fermo a Idil, una decina di chilometri da Cizre, dove è stato bloccato dalle forze di sicurezza.
Altinok ha precisato che il coprifuoco, al suo settimo giorno, resterà in vigore finché sarà necessario. “Lo ritireremo – ha detto – una volta che le operazioni militari si saranno concluse, il prima possibile”.
Rainews