Turchia: 323 attacchi con armi chimiche in 6 mesi in operazioni transfrontaliere
Annunciando il bilancio delle operazioni transfrontaliere della Turchia negli ultimi 6 mesi, le HPG hanno affermato che negli attacchi la Turchia ha usato armi chimiche 323.
Il 10 febbraio la Turchia ha lanciato un’operazione contro il Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK) nella regione di Garê, nel Kurdistan iracheno, e dal 24 aprile le operazioni contro i combattenti curdi continuano nelle regioni di Avashîn, Zap e Metîna.
Le forze di difesa del popolo (HPG) hanno condiviso un bilancio di 6 mesi delle operazioni transfrontaliere della Turchia dal 23 aprile al 23 ottobre.
“Nonostante l’uso da parte della Turchia di armi chimiche e delle sue armi convenzionali più avanzate ed il sostegno del Partito democratico del Kurdistan (KDP) non ha ottenuto i risultati che desiderava dalle operazioni”, afferma la dichiarazione di HPG.
Osservando che il governo di coalizione del Partito della giustizia e dello sviluppo (AKP) / Partito del movimento nazionale (MHP) sta cercando di nascondere la verità al pubblico, la dichiarazione delle HPG ha sottolineato che il fallimento delle operazioni ha aggravato la crisi all’interno della Turchia.
“La Turchia ha usato armi chimiche almeno 323 volte negli ultimi 6 mesi”, hanno affermato le HPG aggiungendo che “101 combattenti HPG sono stati uccisi a seguito delle operazioni, 38 di loro sono morti negli attacchi con armi chimiche”.
Le HPG hanno anche osservato che un soldato turco, Sezai Gungor, è stato ucciso dalle forze turche mentre cercava di arrendersi ai guerriglieri e ha affermato che 670 persone, tra cui guardie di villaggio, soldati e forze paramilitari sono state uccise durante i sei mesi.