Tribunale tedesco sospende la condanna per un membro del PKK, dice che la Turchia sostiene il terrorismo

Secondo quanto riferito dal giornale “Die Welt”, venerdì un tribunale tedesco ha sospeso la condanna per un membro del Partito dei Lavoratori del Kurdistan citando nella decisione che commina una pena lieve, la persecuzione dei curdi da parte della Turchia e il suo sostegno a gruppi terroristici in Siria e Iraq.
Il tribunale di Amburgo ha condannato un uomo di 60 anni a un anno e nove mesi di condanna con sospensione della pena per essere un membro del PKK fuori legge e aver essere stato a capo di attività nella città tedesca di Bremen.

Il tribunale cita il sostegno turco a Stato Islamico
Nell’emettere il verdetto, il giudice ha preso in considerazione il fatto che l’uomo ha ammesso di essere un membro del PKK e le sue origini yezide, che secondo il giudice significano che è stato oggetto di persecuzione.  

Il giudice ha riconosciuto il ruolo del PKK nel combattere contro Stato Islamico (IS/ISIS/ISIL) sia in Siria che in Iraq quando il gruppo estremista sunnita ha cercato di commettere un genocidio contro la minoranza etnico-religiosa yezida. Nel 2014 per esempio, combattenti del PKK sono corsi in sostegno degli yezidi a Sinjar in Iraq.

La corte ha assunto che la Turchia ha sostenuto al-Qaeda e IS tra il 2011 e il 2014 prestando in Turchia cure sanitarie a miliziani feriti e permettendo a combattenti jihadisti di entrare in Siria. I curdi in Siria e in Turchia hanno ripetutamente accusato la Turchia di sostenere gruppi terroristici in Siria per combattere contro i curdi siriani, che Ankara considera una minaccia.

La ripresa di combattimenti tra il PKK e lo Stato turco dopo la rottura dei colloqui di pace lo scorso anno ha portato le forze di sicurezza a distruggere città curde e a un deterioramento dei diritti umani, comprese le uccisioni extragiudiziali. Tutto questo è stato preso in considerazione nella decisione di emettere una condanna sospesa, ha detto il giudice.

Una corte belga a Bruxelles ha preso una decisione storica nel novembre 2016 dicendo che il conflitto armato non può essere definito come terrorismo.
Deutsche Welle