Solidarietà dal Kurdistan con la resistenza di piazza Taksim

In solidarietà con le proteste su scala nazionale contro l’ AKP, iniziate per il Parco Gezi a Istanbul, si sono avute diverse azioni di proteste nel Kurdistan.

A Amed ( Diyarbakir) il 3 giugno diversi dimostranti hanno gridato ” Dimissioni dell’ AKP.”
Le dimostrazioni sono state organizzate da diversi partiti e società civili. Il vicepresidente del partito ESP  ha dichiarato che Taksim si è trasformato in Piazza Tahrir. Negli altri interventi si è posto l’ accento sul fatto che non si tratta solamente di difendere alcuni alberi nel parco  ma si tratta di una protesta di popolo contro il regime autoritario dell’ AKP.

Dersim hanno manifestato il 3 giugno centinaia di persone in solidarietà e si sono diretti alla locale centrale della polizia. La dimostrazione è stata attaccata dalla polizia con gas lacrimogeni e idranti e sciolta prima del previsto.

A Merdin hanno manifestato il 3 giugno centinaia di persone.

I sindacati e l’ NGO della citta ha organizzato una manifestazione. Anche all’ universita’ di  Sêrt (Siirt) è stata organizzata una manifestazione.

Nel capoluogo di provincia Cizîr (Cizre)  giovani in solidarietà’ hanno eretto barricate e bloccato le strade della città.  Vi sono stati scontri con la polizia, nel corso della quale è stato appiccato fuoco ad un carrarmato della polizia.

Bilancio provvisorio del Ministero degli Interni turco

In una prima presa di posizione il Ministero degli Interni turco ha ammesso che nelle proteste sono stati arrestati in tutto 1730 persone. In sessantasette città si sono avute 235 manifestazioni nelle quali sono stati causati danni per circa 20 milioni di lire turche (8 milioni di euro).

Due casi di morte

Secondo le attuali informazioni nel corso delle proteste in tutta la nazione sono morte due persone. Il primo caso è accaduto nel quartiere Ümraniye di Istanbul. Qui i dimostranti hanno bloccato l’autostrada. Un’auto sospetta ha investito il 20enne Mehmet Ayvalıtaş che in seguito all’incidente è morto.

Il secondo caso di morte è avvenuto nella città di Hatay. Qui il 22enne Abdullah Cömert, secondo informazioni dei testimoni oculari, è stato colpito mortalmente da un colpo di pistola della polizia. Verso le 23.55 i poliziotti da un mezzo blindato hanno sparato dei colpi in direzione dei manifestanti. Cömert è stato colpito gravemente alla testa e più tardi, in seguito alle ferite, è deceduto in ospedale. Il governo, in una prima presa di posizione, ha smentito che Cömert fosse stato raggiunto dai colpi della polizia e ha ammesso che sul caso ci saranno ulteriori indagini.