SIRIA: LIBERATO A PRAGA SALIH MUSLIM, COPRESIDENTE DEL PYD.

Onu, Usa ed Europa chiedono un’applicazione immediata della risoluzione per una tregua di 30 giorni in Siria, ma Putin propone “pause umanitarie” di 5 ore al giorno a partire da oggi. Tregua che doveva partire oggi, martedì, ma sul terreno la situazione non pare essere cambiata, in particolare nell’area di Ghouta est controllata dal ramo siriano di Al Qaeda e bombardata da Assad. In mezzo, migliaia di civili intrappolati.

Intanto donne siriane sono state abusate da operatori dell’Onu e di altre ong che scambiavano cibo e altri aiuti con “favori sessuali”. Lo rivela in un’intervista alla Bbc la cooperante Danielle Spencer. Un fenomeno così diffuso, racconta, che molte donne siriane ormai si rifiutano di andare presso i centri di distribuzione degli aiuti perchè temono di essere ‘ricattate’.

AFRIN – Infine la resistenza di Afrin, Siria del nord, guidata dalle Ypg/Ypj, che smentisce la propaganda turca del Sultano Erdogan secondo la quale l’esercito di Ankara e le milizie jihadiste sue alleate sarebbero già alle porte della città. Le Unità di protezione popolare del confederalismo democratico stanno fermando l’avanzata turca mentre continuano i bombardamenti sul centro della città. Una buona notizia arriva da Praga dove stamattina, martedì, è stato rilasciato dalle autorità ceche Salih Muslim, copresidente del Pyd siriano (organo politico della rivoluzione del Rojava), fermato dalla polizia ceca a Praga domenica scorsa e per il quale la Turchia chiedeva l’estradizione.

Il servizio con Alessio Arconzo, di Rete Kurdistan Italia.

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