Ritardata ancora una volta la pubblicazione del rapporto su Roboski

La Commissione Parlamentare Speciale per i Diritti Umani, che avrebbe dovuto rilasciare il 28 Febbraio il suo rapporto sul massacro di Roboski, ha rinviato la pubblicazione di un´altra settimana. Le famiglie di Roboski hanno reagito con rabbia alla decisione, dichiarando che questa è un’ulteriore prova del fatto che la giustizia venga negata per le 34 persone (per la maggior parte minorenni) uccise dagli aerei da guerra turchi il 28 Dicembre 2011.

Il rapporto della Commissione doveva in origine essere pubblicato a metà Dicembre. Ma è stato rinviato al 28 Febbraio. Ieri è giunta la notizia di un ulteriore ritardo.

Parlando all’agenzia DIHA News, Emine Encü, madre di Celal Encü, una delle vittime, ha detto che le madri continueranno a cercare la giustizia.

Abdullah Encü, padre di un’altra vittima, Serhat Encü, ha sottolineato che è trascorso più di un anno ed ancora non è stata fatta giustizia nè è emersa la verità. Ha aggiunto: “Noi, le famiglie di Roboski, non vogliamo denaro, vogliamo giustizia, vogliamo verità. Vogliamo la pace”.

La sorella di Serhat Encü, Funda Encü, ha ribadito che i responsabili del massacro devono essere reperiti all’interno dell’AKP (Partito per la Giustizia e lo Sviluppo) al Governo ed ha sottolineato: “Se non avessero preso parte al massacro, avrebbero pubblicato il rapporto molto tempo fa. Ma poiché lo hanno fatto, non vogliono semplicemente che la verità emerga. Stanno cercando di nascondere quello che è successo veramente quella notte”.  La madre di Cemal Encü, Hazal Encü, ha affermato: “Non pensiamo che il Governo AKP faccia luce sul massacro. Se fossero sinceri nella ricerca della verità, avrebbero svolto quest’indagine in un modo diverso. Non smetteremo di chiedere giustizia”.

ANF Şırnak