Risoluzione finale del secondo congresso della KODAR

La Società Libera e Democratica del Kurdistan Orientale (KODAR) ha pubblicato la risoluzione finale del suo Secondo Congresso che si è tenuto dal 22 al 24 ottobre 2016.

Questo congresso che è iniziato con le condoglianze per tutti i popoli che resistono in Iran e nel Kurdistan orientale ha ricordato la memoria di tutti coloro caduti martiri nella lotta per la libertà. In particolare, una considerazione speciale è stata dedicata ai martiri di Salas.

KODAR ha iniziato il congresso un’analisi approfondita del Medio Oriente e del ruolo dell’Iran nel caos che ha travolto la regione. L’analisi ha compreso l’influenza dell’Iran e ha anche presentato metodi per rovesciare il sistema.

“L’attuale caos nel Medio Oriente crea timori di una Terza Guerra Mondiale nella regione. La presentazione ha messo in evidenza che la lotta per il controllo da parte di potenze sia regionali che esterni hanno causato le attuali questioni che la regione oggi affronta. Questi problemi enfatizzano la necessità di una nuova politica alternativa che risolverebbe i problemi anziché esacerbarli come hanno fatto le potenze attuali. Si può dire che il caos creato da queste potenze hanno disilluso la popolazione. Questa disillusione ha creato un vuoto perché nuove alternative e politiche prendano forma. Come risultato, il Kurdistan sta svolgendo un ruolo più importante che mai: la lotta del Kurdistan sta formando un’alternativa che rigetta non solo la cultura tradizionale, conservatrice che ha una forte presa sulla regione, ma anche il paradigma dello Stato-Nazione che è stato denunciato come fattore chiave nell’instabilità della regione.”

La presentazione ha delineato che la politica dei curdi segue una posizione etica che si basa sull’emancipazione di tutti i popoli della regione. Questa storica resistenza sfida il sistema politico internazionale e mira a rovesciare il caso generato dalle potenze regionali. Questa lotta per democratizzare il Medio Oriente da parte dei curdi, sottolinea il ruolo chiave che i curdi svolgono nelle politiche del Medio Oriente.

Particolare attenzione è stata dedicata al ruolo dell’Iran nei problemi che la ragione ha affrontato. Le politiche problematiche dell’Iran lo hanno costretto ad avere una maggiore influenza sui Paesi confinanti, perpetuando così il ciclo di instabilità nella regione. In effetti le politiche dell’Iran lo hanno costretto a centrare le questioni della regione come sua strategia principale. Questa politica ha significato che l’Iran ha interferito nei problemi di molti Paesi confinanti. L’amministrazione della Repubblica Islamica dell’Iran è caduta nel panico e questo ha fatto sì che l’Iran ha agito in modo irrazionale. Invece di essere una forza che destabilizza la regione, l’Iran deve risolvere le questioni interne dando libertà a tutte le minoranze etniche. Lo Stato iraniano deve capire che la sua prospettiva politica su diversi gruppi di popolazioni all’interno dell’Iran creano una disuguaglianza che soggioga le minoranze.

La risoluzione afferma che:

“Oggi è chiaro che i curdi hanno un ruolo e un’influenza maggiore nella regione. Questo coincide con la straordinaria lotta dei curdi contro altri gruppi mediorientali che mirano a opprimere le diverse popolazioni dell’area. Con questa consapevolezza è chiaro che il popolo curdo ha anche la capacità di influenzare il tessuto sociale all’interno dell’Iran. Questa influenza del movimento curdo è una forza stabilizzatrice che persegue la democratizzazione del popolo. Il suo obiettivo è stato non solo di liberare i curdi dalla soppressione, ma anche di liberare i diversi gruppi etnici del Paese. Per questo, se l’Iran non cambia la sua posizione, affronterà problemi seri. Questo perché il popolo curdo ha il potenziale per dichiarare un nuovo ordine sociale che rivoluzionerà l’Iran come mostrato dalla lotta nel Kurdistan occidentale.

KODAR ha iniziato il suo progetto concentrandosi su modi alternativi e democratici in Iran e nel Kurdistan orientale. KODAR ha anche creato un programma strategico per il futuro politico dell’Iran.
L’oggetto principale del congresso è stata L’Alternativa Democratica, analizzando il contesto socio-politico. Questa analisi è stata seguita da dialogo e alla fine da una decisione dei principali componenti del Congresso.”

Come risultato, KODAR ha dichiarato quanto segue:
1) KODAR, come entità che persegue la democratizzazione del Kurdistan orientale, segue l’ideologia del Confederalismo Democratico e rigetta lo Stato-Nazione. KODAR intende creare comunità sociali che si basano su un modello definito dal Confederalismo Democratico. Questo viene fatto con l’intenzione di creare una rete sociale sia a livello locale che a livello regionale, che persegue il desiderio di liberare tutti i diversi gruppi etnici dell’Iran. Come risultato, KODAR ha dichiarato che i diversi gruppi della società su base di identità, etnia, religione o altri modi di differenziazione sociale, hanno il diritto intrinseco di unirsi e lavorare per il Confederalismo Democratico.

2) In tutti i diversi stati, che siano regionali o internazionali, KODAR seguirà la terza linea democratica nella sua lotta per la libertà. Questo significa che le politiche di KODAR non saranno influenzate dalle politiche dei governi nella regione, ma piuttosto che KODAR seguirà le sue proprie politiche. KODAR respinge senza riserve i confini definiti dalle maggiori potenze imponendoli ai popoli della regione.

3) KODAR cercherà con ogni mezzo di aiutare a liberare il leader di tutti i curdi, Abdullah Ocalan. Questo verrà fatto tramite l’influenza di KODAR sulla società per mettere sotto pressione le forze che perpetuano l’isolamento di Abdullah Ocalan.

4) La Repubblica Islamica dell’Iran deve accettare il diritto intrinseco di coloro che seguono in Confederalismo Democratico nel Kurdistan orientale. L’Iran deve cambiare le sue leggi per riflettere questa realtà. Se l’Iran dovesse accettare questa realtà e mettere in atto cambiamenti, allora KODAR potrà avere relazioni normali con lo Stato. In alternativa, se l’Iran dovesse mancare nel prestare attenzione ai desideri del popolo, allora lascerebbe KODAR senza altra scelta che quella di mettere in atto l’ideologia indipendentemente dal regime iraniano.
5) In questo modo KODAR diventerà un segnale di speranza per popoli di ogni etnia e religione che vogliono ottenere i loro diritti e la loro libertà. Accettare e mettere in pratica un desiderio all’interno del tessuto sociale che protegge tutti i differenti popoli della regione, può essere solo questo.

6) Le donne e i giovani sono la principale forza dinamica propulsiva del movimento di KODAR verso il Confederalismo Democratico. Questo perché l’ideologia è incentrata sulla liberazione delle donne come pilastro fondamentale della società.

7) Il capitalismo oggi sopravvive attraverso lo sfruttamento di diverse industrie, della natura e l’uso di risorse naturali e capitale. Come risultati c’è stata un’immensa distruzione della natura nel Kurdistan orientale. KODAR attribuisce particolare attenzione allo sfruttamento del paese da parte dello Stato iraniano che mira a saccheggiare per la sua avidità. Questa distruzione crea una disconnessione con la terra che nuoce all’identità storico-sociale dei curdi.

8) KODAR si riserva il diritto di difendersi e di rispondere in auto-difesa. KODAR è una forza che desidera proteggere il suo popolo e non di nuocere ad altri. Il suo popolo può essere definito come chiunque condivida il desiderio di democratizzazione della regione e non è limitato ad alcuna particolare etnia o religione.

9) Per democratizzare l’Iran, KODAR punta a consolidare e concentrare il desiderio di libertà delle masse. Questo è un potenziale che il Secondo Congresso di KODAR vuole perseguire lavorando con diverse nazioni come, ma non limitatamente a, curdi, azeri, arabi, beluci, turkmeni e farsi. Questa democratizzazione verrà messa in atto apertamente davanti allo Stato iraniano.
10) KODAR è pronta e determinata ad avere un dialogo con altre forze che perseguono la libertà nel Kurdistan orientale. KODAR lavora con la convinzione che il potenziale socio-politico della società curda deve essere riconosciuto e soddisfatto. KODAR accetta che sue pratiche saranno fondamentali per la soddisfazione di questo potenziale.
I componenti del Secondo Congresso di KODAR hanno analizzato tutti questi termini. Tutti i componenti di KODAR si assumono il diritto di praticare questi termini e ideali e di mettere in pratica programmi per perseguire questi obiettivi. In aggiunta, sono iniziate discussioni sul cambiamento della presidenza di KODAR.

Queste sono iniziate con l’elezione formale di due componenti del Congresso: il Sig. Fuad Beritan e la Sig.ra Zilan Tanya. KODAR e tutti i partecipanti al congresso si sono congratulati con gli eletti.

Il Secondo Congresso di KODAR si è concluso con un appello a tutti i curdi del Kurdistan orientale di rendere omaggio alla memoria di coloro che sono caduti martiri combattendo per la democrazia. In conclusione, KODAR ha fatto appello a tutte le forze e componenti sociali di partecipare e di lavorare con KODAR verso il Confederalismo Democratico e la vera democratizzazione del Kurdistan orientale e dell’Iran.