Report I:La Lunga Marcia Internazionalista continua il suo cammino

La lunga marcia internazionalista per la libertà di Öcalan è proseguita per il secondo giorno. Dopo aver trascorso la notte nel centro sportivo Pablo Neruda nel villaggio di Guenange (Francia) è iniziata la giornata.

Dopo la prima colazione gli internazionalisti sono stati divisi in 8 comuni, che serviranno come base per organizzare la vita comune nella marcia. Le comuni sono state intitolate a diversi martiri del Movimento di liberazione del Kurdistan come ‘Ronahi, Sarah o Ali Çiçek’. Ogni giorno le comuni fanno il punto della giornata e condividono le loro osservazioni in un’assemblea plenaria.

La marcia ha attraversato i diversi paesi intonando slogan tra cui “siamo tutti Leyla”, “Viva la resistenza curda” o “Biji Serok Apo”. Trattandosi di una marcia internazionale, gli slogan sono stati scanditi in diverse lingue come lo spagnolo, l’inglese o l’italiano.

Attraversando il villaggio di Uckange, la marcia ha incontrato un gruppo di fascisti turchi che hanno cercato di provocare i manifestanti, i quali invece hanno risposto con canzoni, senza cadere nelle loro provocazioni aggressive.

Il punto di passaggio successivo è stato il villaggio di Terville, dove si è tenuto un pasto collettivo tra curdi e internazionali, animato da musica e danze popolari.

Dopo Terville, sono stati percorsi pochi altri chilometri sono stati a piedi fino al villaggio di Thionville, camminando per le strade centrali fino ad arrivare al centro sportivo Jean Burger dove i manifestanti passeranno la notte. All’interno hanno continuato le loro attività: si è tenuto un incontro con un rappresentante del Consiglio Comunale che ha elogiato l’azione degli internazionali, condannando la situazione di isolamento di Öcalan e la repressione del popolo curdo. Inoltre, a Strasburgo si è tenuta una conferenza con gli scioperanti della fame.

Repressione della polizia contro i giovani

Contemporaneamente alla marcia internazionalista, altre colonne di manifestanti curdi si dirigono verso Strasburgo da varie città. La colonna dei giovani, partita da Mannheim (Germania), è stata vietata dal Tribunale di Mannheim. Per questo motivo, passando per Karlsruhe, la marcia é stata circondata dalla polizia, che ha iniziato a picchiare i manifestanti. Uno di loro, affetto da epilessia, è stato picchiato ripetutamente sulla testa ed è attualmente ricoverato in ospedale in gravi condizioni.

Delegazione Italiana alla Lunga Marcia Internazionalista (da Lussemburgo a Strasburgo)