Ragazzo ezida quattordicenne ucciso dai bombardamenti degli aerei turchi

Un ragazzo di quattordici anni è stato ucciso dai bombardamenti aerei della Turchia su Shengal, nella regione kurda dell’Iraq.

Siviyan Casim è morto nel momento in cui almeno 8 bombardamenti, che la Turchia ha detto essere rivolti alle basi del PKK, hanno colpito le terre abitate dagli ezidi martedì mattina.

La madre rapita dall’Isis
Secondo quanto riportato dal’agenzia di stampa Kurdish Roj News il padre e il fratello del ragazzo si erano uniti alle Unità di Resistenza si Shengal YBŞ affiliate al PKK dopo che l’Isis ha rapito la loro madre durante il massacro compiuto nella regione nel 2014. Non è noto se il ragazzo stesse o no con suo padre e suo fratello nell’aerea militare quando il raid aereo è occorso.

Cinque militari peshmerga e membri ezidi delle YBŞ sono stati uccisi dagli attacchi.

Il Ministro- Segretario Generale dei Peshmerga: la Turchia non ha dato notifica
Ufficiali turchi hanno detto di aver informato gli Stati Uniti, la Russia e ufficiali del KRG prima dei bombardamenti.

Tuttavia il Ministro-Segretario Generale dei Peshmerga Jabar Yawar mercoledì ha negato la dichiarazione della Turchia dicendo che loro non erano stati informati.

Ufficiali militari degli Stati Uniti hanno dichiarato che la Turchia ha avvisato alle forze della Coalizione anti-Isis meno di un’ora prima degli attacchi e che non aveva le coordinate per l’attacco.

Il Portavoce del KDP Halgurd Hikmat e altri ufficiali peshmerga hanno dato la colpa degli attacchi aerei alla presenza del PKK, richiamando il gruppo a ritirarsi dall’area.

I partiti kurdi condannano gli attacchi aerei come violazione di sovranità
Altri importanti partiti curdi e il parlamento iracheno ha condannato Ankara e ha richiamato le Nazioni Unite d agire contro questa violazione di sovranità.

Il Pkk è riconosciuto per come ha salvato migliaia di ezidi nel 2014, dopo che i jihadisti dell’Isis hanno cacciato via decine di migliaia di persone e rapito più di 3000 donne e bambini

Il gruppo ha risposto dicendo che c’è una presenza limitata di forze nella regione di Shengal che ha visto migliaia di combattenti della popolazione locale organizzarsi in unità di autodifesa.

Ufficiali turchi hanno detto che non permetteranno che Shengal diventi una seconda Qandil, riferendosi alle basi nelle Montagne di Qandil, e ha denunciato che il gruppo stesse conducendo da lì un’offensiva.