PYD: La soluzione della questione kurda è la chieva per democratizzazione del Medio-Oriente

Il Partito dell’Unione Democratica (PYD) si è riunito per il suo quarto consiglio di partito ordinario nell’incontro di quest’anno e ha programmato il piano per i prossimi due mesi. La dichiarazione finale della riunione riguarda i recenti sviluppi in Siria. Il PYD ha affermato che sostiene i colloqui tra il Consiglio Democratico siriano (MSD) e il governo siriano a Damasco. La dichiarazione ha anche commentato i piani della Turchia per l’operazione a Idlib.

Di seguito la dichiarazione finale della quarta sessione regolare del Consiglio del Partito (PYD):

“I membri del consiglio generale del nostro partito hanno svolto la quarta sessione ordinaria quest’anno. In questa riunione abbiamo discusso del nostro lavoro nei distretti e nei cantoni dopo il congresso del partito, così come le attività e la pianificazione dei nostri uffici per l’organizzazione, le donne, i giovani, la stampa, le pubbliche relazioni, la ricerca e la finanza. All’incontro, sono stati valutati gli sviluppi politici in Siria, nella regione e nel mondo e discussi i loro effetti sul Kurdistan. Alla fine abbiamo stabilito un piano del periodo di due mesi per il nostro lavoro di gruppo. Soprattutto dopo il 3 ° Congresso del Movimento per una società democratica (TEV-DEM), il nostro partito ha continuato a lavorare per sviluppare il suo ruolo nella democrazia, la politica e il sistema organizzativo. Lo scopo del nostro partito è lavorare insieme alla popolazione attraverso progetti e programmi. Inoltre i nostri congressi locali si terranno in varie località, distretti e cantoni entro la fine dell’anno.

Al nostro incontro è stato discusso dell’occupazione di Afrin da parte dell’esercito turco e delle sue milizie. La liberazione di Afrin è stata dichiarata come il compito più importante della popolazione curda in Siria, di tutte le forze democratiche e laiche, così come del nostro partito. Al nostro incontro, è stato chiarito che una vittoria sull’esercito turco e le sue bande ad Afrin significherebbe anche la fine dell’occupazione turca in Siria. Questo a sua volta svolgerebbe un ruolo chiave nel risolvere la crisi in Siria.

Abbiamo anche sostenuto al nostro incontro con il lavoro del Consiglio Democratico siriano (MSD) la necessità di formare un’amministrazione autonoma nella Siria orientale-settentrionale. Questo passo è stato considerato come il contributo più attivo alla realizzazione dei sogni dei Popoli siriani per la democrazia. Con questo sistema i tre cantoni democratici autonomi, le amministrazioni e le quattro amministrazioni civili devono riunirsi sotto un unico tetto, creando così un’amministrazione che garantisce la protezione di tutte le culture.

L’incontro ha ribadito il nostro sostegno alle unità di difesa popolare e delle donne (YPG / YPJ) e le forze democratiche siriane (SDF). Queste forze difendono non solo i popoli della Siria e il popolo kurdo ma anche i valori dell’umanità e della pace nel mondo. E’ stata salutata in questo senso l’ultima fase dell’operazione Cizirê Storm. Questa operazione è stata descritta come un passo importante verso una soluzione democratica dell’attuale crisi siriana che dura da otto anni.

I partecipanti al nostro incontro hanno preso in considerazione i colloqui tra il Consiglio democratico siriano e il regime di Damasco per essere parte di uno sviluppo positivo. E’ stato chiarito che solo il dialogo può portare a una soluzione alla crisi siriana. Al contrario le opzioni e le minacce militari potrebbero solo portare a ulteriori discordie all’interno della popolazione della Siria. Anche se i colloqui non hanno ancora prodotto i risultati desiderati, il nostro partito ha espresso il suo pieno sostegno a un dialogo orientato verso lo sviluppo di una Siria decentralizzata.

La questione di Idlib è stata discussa anche durante il nostro incontro. È stato chiarito che la regione di Idlib è sotto l’occupazione del Fronte Al-Nusra e di altri gruppi islamisti legati alla Turchia. È stato sottolineato che la Turchia intende dividere la Siria legittimando l’occupazione di Idlib.

Nell’incontro è stato fatto notare che il nostro partito dovrebbe evitare i fattori che costituiscono un ostacolo alla realizzazione del Congresso nazionale curdo. È stato sottolineato che con questo congresso dovrebbero essere realizzate le richieste del nostro popolo di tutte le parti del Kurdistan. Motivo per cui tutti i partiti curdi e le forze democratiche dovrebbero allontanarsi dalle contraddizioni e garantire l’unità come kurdi. E stato detto che il Congresso nazionale svolgerà un ruolo chiave nel garantire la pace e la democratizzazione nel Medio Oriente.”