Organizzazione dei diritti umani di Afrin: probabile fossa comune di cittadini di Afrin dispersi nelle carceri dei mercenari turchi

L’Organizzazione per i diritti umani di Afrin in Siria ha indicato che la fossa comune scoperta è probabilmente di abitanti di Afrin che dispersi nelle carceri gestite dall’occupazione turca e dai gruppi mercenari e chiede alle organizazioni internazionali dei diritti umani di avere accesso ad Afrin per verificare la realtà sul campo.

Ieri ad Afrin è stata scoperta una fossa comune da gruppi mercenari affiliati alle forze di occupazione turche che contiene corpi di 35 persone sconosciute. I social media di gruppi mercenari e account ufficiali turchi hanno diffuso false notizie secondo cui i corpi sarebbero persone uccise per mano dalle Forze di difesa del popolo le Popolare, le YPG, prima dell’occupazione turca di Afrin.

L’organizzazione per i diritti umani di Afrin ha pubblicato una dichiarazione sul suo account ufficiale sui social media in cui è stato indicato che la fossa comune corrobora più probabilmente che i corpi che ospita sono di abitanti di Afrin scomparsi, detenuti negli ultimi tre anni nelle carceri gestite sia dai gruppi mercenari che dalle forze di occupazione e che sono stati uccisi in diverse occasioni.

Al termine del comunicato è stato confermato che filmati e le notizie circolate suglia ccount gestiti da gruppi mercenari e dall’Agenzia Anadolu del regime turco sono corpi di persone scomparse prima dell’occupazione della città di Afrin nel 2018.

L’organizzazione per I diritti umani ha invitato le organizzazioni internazionali, le Nazioni Unite, le associazioni per i diritti umani e la società civile ad andare ad Afrin ed effettuare le autopsie per verificare l’identità delle vittime, per fare giustizia e per respingere quanto circola sui media gestiti da gruppi mercenari.