Non c’è fine alla vista della devastazione delle tombe compiuta dallo Stato turco

I soldati turchi hanno vandalizzato, presso Lice, il cimitero del Martire Hevidar e del Martire Amed dei guerriglieri del PKK.

Il cimitero del Martire Hevidar e del Martire Amed, situato nel villaggio di Sis nel distretto di Lice ad Amed, dove sono sepolti i guerriglieri delle forze di difesa popolare (HPG), è stato dissacrato dai soldati turchi durante un’operazione nella regione.

Al momento della visita alle tombe dei loro figli e parenti per la festa del Ramadan, le persone del posto hanno trovato le lapidi distrutte e una trincea scavata sul percorso del cimitero. Inoltre sono stati bruciati due containers e collocati in una posizione del cimitero visibile ai visitatori.

Le famiglie hanno espresso la loro rabbia contro questo comportamento barbaro, hanno accumulato i resti delle tombe e dopo aver letto alcune preghiere sulle tombe sono andate via.

Questa barbarie dello stato turco non rappresenta il primo caso. Gli attacchi dei cimiteri, un atto violento condannato a livello internazionale perché contro i valori della coscienza e dell’umanità, rappresentano una politica sistematica dello Stato turco.

Solo in questo mese, i soldati e le guardie dei villaggi dell’esercito turco che hanno svolto un’operazione nella zona di Kato nel distretto di Beytüşşebap a Şırnak, il 18 aprile, hanno inflitto danni alle tombe dei guerriglieri PKK della regione.

Le pareti del cimitero del Martire Kurtay Feraşîn presso la Meydan Kolya Upland e la casa costruita nel cimitero per i visitatori furono anch’esse distrutte dalle gru dei soldati turchi.