L’Organizzazione per i Diritti Umani chiede un’azione internazionale per fermare i crimini turchi nel nord-est della Siria

L’Organizzazione per i diritti umani nella regione dell’Eufrate ha condannato il silenzio internazionale sui crimini commessi dallo Stato turco e ha chiesto un intervento internazionale urgente per fermare gli attacchi e i crimini nella regione.

L’Organizzazione per i diritti umani nella regione dell’Eufrate, nel nord-est della Siria, ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna l’attacco turco di droni che ha preso di mira un veicolo appartenente al canale femminile JIN TV sulla strada tra Qamişlo e Amûde il 23 agosto. L’attacco mirato ha ucciso l’autista, il giornalista Necimedîn Feysel Hec Sînan, e ferito una corrispondente di Jin TV, Delila Ağît.

La dichiarazione sottolinea che l’attacco mirato ai giornalisti rientra nella politica sistematica contro la Siria nordorientale e mira a ostacolare la documentazione dei crimini e dei massacri turchi nella regione e ad impedire alla stampa libera di trasmettere la verità all’opinione pubblica.

L’organizzazione ha chiesto il rispetto dei diritti umani, il diritto dei giornalisti di riferire e la protezione dei giornalisti e degli impiegati dei media. L’Organizzazione per i diritti umani nella regione dell’Eufrate ha condannato il silenzio internazionale sui crimini sempre più in aumento commessi dallo Stato turco nella regione e ha chiesto un intervento internazionale urgente per fermare gli attacchi e i crimini contro la popolazione nel nord-est della Siria.