Leyla Saraç scrittrice curda incarcerata: date voce agli scioperanti della fame

In 104 carceri della Turchia, i prigionieri politici sono in sciopero della fame chiedendo la fine dell’isolamento imposto ad Abdullah Öcalan e una soluzione alla questione curda. La scrittrice detenuta Leyla Saraç ha lanciato un appello all’opinione pubblica. Da lunedì 29 novembre i prigionieri politici di 104 carceri turche hanno iniziato uno sciopero della fame chiedendo la libertà per Abdullah Öcalan e una soluzione politica alla questione curda. Lo sciopero della fame si svolge in gruppi a rotazione e il primo passo è chiedere che venga revocato l’isolamento imposto a Öcalan. Dal marzo 2021 non c’è stato alcun segno di vita del leader del popolo curdo e dei suoi tre compagni prigionieri a Imrali.

Negli ultimi giorni molti detenuti si sono espressi attraverso i loro parenti o avvocati per esprimere pubblicamente le loro preoccupazioni. Uno dei prigionieri è la scrittrice curda Leyla Saraç. È imprigionata nel carcere femminile di Şakran a Izmir.

In una telefonata con la sua famiglia, Leyla Saraç ha detto che le sue compagne di prigionia Kübra Filiz ed Esma Başkale stavano partecipando allo sciopero della fame. “Vogliamo che le nostre famiglie e tutto il pubblico ci sostengano. Dovete darci voce”, ha chiesto Saraç, spiegando che la resistenza continuerà finché le loro richieste non saranno soddisfatte.

Leyla Saraç

Leyla Saraç è autrice della raccolta di poesie curde “Werzeba” e del libro “Zerya”, scritto anch’esso in curdo. È stata condannata a sette anni e mezzo di carcere nel 2015 per “appartenenza a un’organizzazione terroristica” e rilasciata dopo cinque anni e otto mesi. Otto mesi dopo il suo rilascio, è stata arrestata all’aeroporto di Izmir nel giugno 2022 e nuovamente detenuta a causa di sanzioni disciplinari pendenti. La sua data di rilascio prevista è aprile 2024.