Leila Khaled chiede il rilascio di Kışanak e di tutti i prigionieri politici

Leila Khaled del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina (PFLP) ha chiesto il rilascio della co-sindaca della Municipalità Metropolitana di Amed Gültan Kışanak che è agli arresti dal 25 ottobre scorso, e di tutti i prigionieri politici.

La coalizione regionale delle donne per la difesa dei diritti umani (WHRDs) in Medio Oriente e in Nord Africa (MENA) ha espresso la propria indignazione per l’arresto dei due sindaci curdi e di Ayla Akat, portavoce del Congresso delle Donne Libere (KJA) e esponente di spicco del movimento delle donne curde, che aveva partecipato al Forum dell’Associazione per i Diritti delle Donne nello Sviluppo del Forum (AWID) il 13 settembre del 2016, arrestata dalle autorità turche Mercoledì 26 ottobre 2016, seguito dall’arresto di Gültan Kısanak, Co-Sindaco della municipalità metropolitana di Diyarbakir, Martedì 25 ottobre 2016.

Leila Khaled ha sottolineato che mettere in carcere delle donne perché sono attiviste della lotta per la libertà dei loro popoli crea rabbia e denuncia in tutte le forze progressiste in tutto il mondo.

“Io, Leila Khaled, condanno la detenzione della nostra compagna Gültan e del suo collega e, faccio appello a tutte le donne perché chiedano il rilascio di Gültan e di tutti i prigionieri politici nelle carceri turche.

Noi come palestinesi sentiamo le sofferenze dei prigionieri in particolare nelle carceri israeliane e dei prigionieri nelle carceri turche. Quando gli oppressori non riescono a impedire alla gente di lottare per la propria libertà usano le loro vischiose autorità per incarcerare gli attivisti.

Io qui faccio appello perché ci siano azioni popolari per sostenere i compagni nelle carceri e si alzare la voce contro la politica della carcerazione. In nome del mio popolo in Palestina e nella diaspora chiediamo al governo turco di rilasciare la nostra compagna Gültan e tutti i prigionieri politici dalla carceri turche.”

Khaled enfatizza che la loro lotta per la liberazione dei popoli continuerà e che si può vincere insieme contro gli oppressori.

La coalizione WHRDs MENA ha espresso la propria indignazione per l’arresto dei due sindaci curdi e di Ayla Akat, portavoce del Congresso delle Donne Libere (KJA) e esponente di spicco del movimento delle donne curde, che aveva partecipato al Forum dell’Associazione per i Diritti delle Donne nello Sviluppo del Forum (AWID) il 13 settembre del 2016, arrestata dalle autorità turche Mercoledì 26 ottobre 2016, seguito dall’arresto di Gültan Kısanak, Co-Sindaco della municipalità metropolitana di Diyarbakir, Martedì 25 ottobre 2016.

Il WHRD MENA ha ricordato che sia Akat che Kisanak sono state elette nel parlamento turco, e ha descritto le due politiche kurde come importanti esponenti del movimento femminista curdo, dicendo: “Rappresentano la lotta coraggiosa contro la tortura fisica e sessuale di ISIS e il loro fondamentale lavoro nel documentare questi crimini e nel chiederne conto è quanto meno cruciale.

Come recita la dichiarazione intitolata: “Gültan Kışanak appartiene a noi donne! Chiediamo il suo rilascio immediato “(Kışanak) è stata arrestata e messa in custodia nella città dove è stato eletta sindaca con il 55% dei voti. Questo arresto è avvenuto il giorno stesso in cui la Commissione parlamentare ha iniziato le indagini sul tentativo di golpe. L’arresto di Gültan Kışanak è un esempio concreto di come l’attuale stato di emergenza e la guerra in corso limitano e rendono la vita insopportabile per noi donne …Questo arresto arriva in un momento in cui tutto ciò che le donne hanno conquistato nei governi locali / municipali è stato distrutto con la nomina degli amministratori fiduciari designati (kayyum). Questi amministratori fiduciari, che hanno sostituito sindaci eletti a seguito del decreto di stato, hanno o chiuso o reso inefficaci tutti i centri e le unità operative delle donne nei comuni”.

La coalizione WHRD MENA esprime la massima solidarietà sia a Kisanak e Akat, che sono donne che difendono i diritti umani e rappresentano la repressione sistematica contro le donne attiviste per i diritti umani in Turchia, e le loro sorelle WHRD MENA regione. La dichiarazione afferma anche che è sono atterrite dal fatto che 2 componenti del parlamento vengano criminalizzate, soprattutto perché conducono il loro lavoro legittimo nella combattere contro la violenza la discriminazione nei confronti delle donne.

La coalizione WHRD MENA invita le autorità turche a rispettare il fatto che le Nazioni Unite riconoscono il ruolo importante delle donne attivista per i diritti umani, come evidenziato sia nella Dichiarazione sulla difesa dei diritti umani (53/144) e nella risoluzione sulla protezione delle donne che difendono i diritti umani (68 / 181) che impegnano gli Stati a proteggere, di promuovere ed attuare tutti i diritti umani e ad adottare tutte le misure necessarie per garantire la protezione di tutti contro ogni violenza, minacce, ritorsioni, discriminazioni, pressioni o altre azioni arbitrarie come conseguenza del legittimo esercizio dei diritti di cui nella dichiarazione, oltre a mettere in atto le leggi e le politiche specifiche di genere per la protezione delle donne che difendono i diritti umani.

La coalizione WHRD MENA chiede anche l’immediato rilascio di Gültan Kışanak e Ayla Akat Ata e considera il governo turco responsabile della loro incolumità psicologica e fisica.