L’Assemblea delle Donne del DBP decide una ‘mobilitazione totale’

L’assemblea delle Donne del DBP ha annunciato la dichiarazione conclusiva del suo incontro ad Amed, richiesto la fine immediata dell’isolamento di Öcalan, dichiarato una ‘mobilitazione totale’ e fatto appello alle donne di unirsi alla lotta.

L’Assemblea delle Donne del Partito delle Regioni Democratiche (DBP) ha annunciato la dichiarazione conclusiva dell’incontro che ha tenuto ad Amed il 18 dicembre. L’assemblea ha osservato che l’incontro si è svolto in uno spirito di solidarietà con la co-presidente del DBP Sebahat Tuncel e altre compagne che attualmente si trovano in carcere.

“GENOCIDIO POLITICO”

Nella sua dichiarazione, l’Assemblea delle Donne del DBP ha affermato che il loro partito è stato reso disfunzionale, che fiduciari sono stati nominati nelle municipalità del DBP e co-sindaci sono stati messi in carcere durante le operazioni di genocidio politico dell’AKP nel corso dell’anno. L’assemblea ha descritto l’azione penale contro politici di HDP e DBP come un golpe politico peggiore del golpe del 1980 e ha detto che la principale ragione di questo golpe è il desiderio di Erdoğan di costituire un sistema presidenziale in cui ci sia un’opposizione ubbidiente. L’assemblea ha enfatizzato che gli attacchi dell’AKP al Kurdistan sono aumentati dopo il tentativo di golpe del 15 luglio, ma che il processo golpista è iniziato dopo il rifiuto da parte del governo di accettare i risultati elettorali del 7 giugno.

ISOLAMENTO DI ÖCALAN
L’Assemblea delle Donne del DBP ha ricordato la dichiarazione del leader del popolo curdo Abdullah Öcalan che ‘il processo di risoluzione è un ostacolo sul percorso dei colpi di stato, il meccanismo golpista si riattiverà se finisce il processo di risoluzione,’ e ha detto che i colpi di stato non possono essere prevenuti senza democratizzazione. L’assemblea ha dichiarato che i colpi di stato prendono di mira i popoli della Turchia e che l’isolamento di Öcalan da parte del governo dell’AKP favorisce la mancanza di una soluzione. L’Assemblea delle Donne ha chiesto la fine immediata dell’isolamento di Öcalan e il ritorno al tavolo negoziale.

“LE POLITICHE DELLA TURCHIA HANNO FALLITO”
L’Assemblea delle Donne del DBP ha affermato che le politiche interne ed estere della Turchia sono fallite e che l’insistenza del governo dell’AKP per la guerra ha reso più profonda l’attuale crisi economica e politica. Enfatizzando la storia di autoritarismo, fondamentalismo, nazionalismo e sessismo in Turchia, l’assemblea ha criticato la repressione delle libertà e della democrazia e osservato che le donne e il popolo curdo non accetteranno più lo status quo.

MOBILITAZIONE TOTALE
L’Assemblea delle Donne del DBP ha dichiarato che le donne che prendono posizione contro gli attacchi sessisti e le politiche antidemocratiche vengono prese di mira dalla mentalità patriarcale dello Stato e che gli attacchi che mirano al sistema della co-presidenza e di parità di genere conquistati dalle donne curde richiedono una mobilitazione totale che verrà portata avanti dall’Assemblea delle Donne del DBP in tutte le città e distretti in tutto il Kurdistan. L’assemblea ha anche osservato che si opporrà ai decreti dello stato di emergenza che tolgono alle donne lavoro e libertà.

APPELLO ALLE DONNE
Infine, l’Assemblea delle Donne del DBP ha osservato che le politiche di guerra dello Stato turco hanno fatto aumentare la violenza contro le donne e fatto appello a tutte le donne di sollevarsi per i loro diritti e di unirsi alla lotta.