La preoccupante situazione dei lavoratori in Iran

I lavoratori stanno vivendo una situazione di estrema gravità in Iran e la disoccupazione sta mettendo in pericolo le loro vite. La cattiva gestione dei funzionari pubblici da un lato, e le sanzioni internazionali dall’altro, hanno causato il fermo della produzione nelle fabbriche e la sospensione dei salari degli operai.

Akbar Shovkati, presidente dell’Associazione dei Lavoratori Edili in Iran, ha riferito all’agenzia di stampa ILNA che: “Su un totale di 1,7 milioni di lavoratori edili, solo 700 mila utilizzano i servizi di assicurazione sociale e, nonostante la necessità di un’assicurazione che garantisca loro l’accesso a un paniere di beni, un milione di lavoratori edili saranno privati del sostegno del governo”.

A questo proposito, Sohrab Naseri, uno dei rappresentanti dei lavoratori del gruppo industriale Loole Gostar, nella provincia del Nord Khorasan, ha annunciato lo slittamento di tre mesi dei salari di 650 operai, a causa della mancanza di fondi.

“La fabbrica, impegnata nella produzione di gas e petrolio, ha ora ridotto la sua produzione per evitare di pagare gli operai a causa di ciò che ha definito “una mancanza di garanzie bancarie per vendere i prodotti”,
ha affermato Naseri.

Mercoledì 29 gennaio, 200 lavoratori dell’acciaieria Zagros si sono radunati davanti alla sede di Qurwe Farmandari (provincia del Kurdistan) per protestare contro il ritardo di sette mesi nel pagamento del loro stipendio, come riferisce all’agenzia ILNA uno dei lavoratori.

Continuano le pressioni sui lavoratori in Iran. Lunedì 27 gennaio, 150 lavoratori della fabbrica di refrigeratori di “Iran Pooya” hanno protestato a causa dell’assenza del tre per cento delle quote di 2000 lavoratori in questa fabbrica. Akbar Ghorbani, uno degli azionisti, ha affermato: “La compagnia è stata sciolta a marzo dello scorso anno e poiché lo scioglimento è avvenuto senza l’approvazione di nessun organismo ufficiale, non è ancora chiara la sorte del tre per cento delle quote della fabbrica, appartenente ai lavoratori, […], ci sono oltre 60 azionisti nella compagnia che sono rimasti feriti durante la guerra Iran-Iraq, che vengono chiamati <<Janbaz>>, veterani”.

I lavoratori iraniani sono il segmento più vulnerabile della popolazione, costantemente in condizioni precarie a causa dell’assenza di un’assicurazione sul lavoro e nonostante le promesse dei funzionari del Dipartimento del Lavoro, non è stato fatto ancora nessuno sforzo per migliorare le loro condizioni di lavoro.