La macchina che tiene in vita l’era della finanza: il terrorismo! Abdullah Öcalan

Alcune delle questioni fondamentali che sono emerse nell’era della finanza sono scontro tra civiltà, radicalismo, terrorismo, ristrutturazione dello stato, globalizzazione e la promozione della religione.

Lo scontro tra civiltà è importante su due piani. I poteri egemonici del sistema attuale possono imporre a ciascuno la civiltà che rappresenta. L’attuale supremazia di civilizzazione non è quella della cristianità bianca, anglosassone, come diffusamente affermato. La ben nota cosiddetta “Guerra Fredda” tra l’URSS e la modernità capitalista non è stata uno scontro tra civiltà, ma piuttosto, come sembrano provare la dissoluzione dell’URSS e la trasformazione capitalistica della Cina, era uno scontro interno alle civiltà di due distinti poteri egemonici.

Il mondo islamico è un antico campo di civilizzazione; ha la sua crisi costante, non da ultimo con l’esistenza di Israele e il fatto che si sia ridotto a campo per nazionalismi locali ha introdotto il concetto di scontro tra civiltà. Durante l’era del capitalismo, il Medio Oriente non è mai stato veramente in grado di integrarsi nel sistema. L’introduzione dell’idea di stato nazione è servita solo ad aggravare i problemi invece di risolverli. La promozione del nazionalismo religioso in Arabia Saudita e Shi’a in Iran, la continuità della violenza nella regione, l’inarrestabile persistenza del conflitto israelo-palestinese hanno tutti contribuito ad allagare le dinamiche della discussione sulla civiltà. Questi problemi tuttavia sono aspetti interni alla civilizzazione.

Gli altri apetti che riguardano I popoli della regione sono la capacità dei popoli di proteggere la propria esistenza, il preservare le proprie identità culturali e il desiderio di liberarsi della miscela fascista di governanti dispotici mascherati da stati nazione. In questo senso, questa si può analizzare come una riflessione localizzata sul conflitto tra la civiltà democratica potenzialmente forte e la civiltà dispotica classica. È chiaro che con gli effetti delle fonti di petrolio e di acqua, il Medio Oriente sarà la patria di uno scontro tra civiltà.
Il radicalismo, in sostanza, è una reazione legata allo stato nazione contro la globalizzazione promossa dall’era della finanza.

Significa introversione ideologica/politica dello stato attraverso un discorso religioso e razzista. Questa può essere classificata come una risposta locale reazionaria alla globalizzazione. D’altro canto, le forze della civiltà democratica che consistono di movimenti locali democratici, culturali, femministi e socialisti, stanno che si incontrano a livello globale attraverso piattaforme come i Social Forum, stanno facendo ragionamenti diversi, anche se al momento sono al di sotto delle aspettative. È probabile che questa impennata di terrorismo sia una provocazione da parte del sistema attuale. Ci sono forti indizi che nel tentativo di giustificarsi, l’egemonia dell’era della finanza stia utilizzando il terrorismo come pretesto. Per esempio, Al-Qaeda è ancora un’entità molto ambigua. L’era della finanza stessa ha caratteristiche terroristiche.

La distruzione delle relazioni sociali da parte del denaro è essa stessa una questione di terrorismo. Nessun altra forma di terrore è stata altrettanto capace devastare legami sociali quanto lo è stata l’egemonia del denaro. Una maggioranza dei metodi usati dal sistema negli ambiti economici, sociali e politici della società verso la costruzione della sua esistenza egemonica sono di natura terroristica, come mai si è visto nella storia. Questa estensione di attività terroristica è stata mascherata con elementi provocatori. L’era della comunicazione poteva essere solo un requisito coprire il terrore finanziario. Forse ora il termine “terrore mediatico” può acquisire un significato. In breve, il sistema stesso è il più grande terrorista, passato e presente.

La sensibilizzazione provocatoria della religione è un altro mezzo di copertura. Questo metodo di sfruttamento richiede un potere di giustificazione, uno che solo la religione può fornire. Quello che viene utilizzato non è l’aspetto culturale della religione, piuttosto è lo sviluppo della religione come velo di copertura. La società è quindi assediata da parassiti economici, scontri tra civiltà, terrorismo ed estremismo religioso.

Anche se può sembrare che il capitalismo – durante l’era della finanza – stia attraversando il suo periodo più forte, questo è lontano dall’essere vero, prevalgono piuttosto segnali della sua caduta. Questo mostra che il sistema si sta avvicinando ai suoi limiti di sostenibilità. Quando un’era sta perdendo la sua presa sull’egemonia, tende a diventare molto più conservatrice.

Questa tendenza è un segno di debolezza, non di forza. La produzione è una delle maggiori attività senza la quale l’umanità non può vivere. L’era della finanza non è altro che la confessione dell’incapacità di provvedere a questo. Un sistema incapace di mantenere la produzione è un sistema che non funziona. Questo è quanto è successo. L’unico modo in cui un sistema così in contraddizione con l’etica del lavoro e della produzione può mantenere la propria esistenza è l’uso del terrore, in sostanza questo è quanto viene manipolato.

Fonte: kurdishquestion.com