Mustafa Karasu: Cambiando il destino del Medio Oriente, il PKK ha cambiato il destino dei popoli del mondo

Uno dei nomi più importanti della KCK afferma che la fondazione del PKK ha significato l’emergere della volontà del popolo curdo di lottare per la liberazione che ha cambiato il destino dei popoli del Medio Oriente a un livello imprevisto, con un impatto globale sui popoli del mondo. Mustafa Karasu, membro del consiglio esecutivo dell’Unione delle comunità del Kurdistan (KCK), ha condiviso le sue opinioni con Medya Haber TV in merito al prossimo 27 novembre, 43° anniversario della fondazione del Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK).

Riferendosi ai fondatori del PKK come al “gruppo apoista” guidato da Abdullah Öcalan, che è il fondatore incarcerato e il leader del PKK, Karasu ha affermato che “Da quando il gruppo apoista è stato fondato nel Newroz del 1973, c’è stata un una lotta continua che si protrotratta per mezzo secolo. Tanto è cambiato con questa lotta. Tanto è cambiato in Kurdistan, in Turchia e in Medio Oriente”.

Karasu ha definito la fondazione del PKK come “l’emergere della volontà di liberazione del popolo curdo”.

“La comparsa del PKK sulla scena della storia dovrebbe essere intesa come l’emergere della volontà dedicata, l’emergere della forza personale di lotta del popolo curdo contro il colonialismo genocida e contro questi nemici brutali”. Ha affermato che è stato il PKK a ribaltare la realtà curda, che è stata considerata finita dalle autorità turche. “Quando non si è potuta muovere una sola foglia, quando lo stato turco diceva: ‘Li ho finiti’, il PKK ha rimesso in piedi il popolo curdo riguardo alla realtà curda”, ha dichiarato.

“Il Pkk ha distrutto la strategia di base dello stato turco, che ha perso tutto il suo predominio ideologico, politico e psicologico”. Karasu ha sottolineato che il PKK ha cambiato il destino non solo dei curdi, ma di tutto il Medio Oriente. “Il PKK ha creato il ‘curdo libero’, questo è vero. Ma non sono stati solo i curdi che sono stati rafforzati dal PKK”, ha affermato, “i popoli del Medio Oriente sono stati organizzati attorno alla lotta e alla visione del PKK”.

“Possiamo dire che cambiando il destino del Medio Oriente, ha cambiato il destino dei popoli del mondo”.

Mustafa Karasu ha anche condiviso le sue opinioni sui motivi per cui i governi degli Stati Uniti e dell’UE prendono posizione contro il PKK. Il motivo per cui le potenze internazionali hanno preso parte al complotto contro Abdullah Öcalan, ha spiegato Karasu, “è dovuto al fatto che la lotta, la visione del PKK scuote l’egemonia delle potenze internazionali nella regione”.

 

“Il PKK mira a un Medio Oriente in cui sia apprezzata la fratellanza del popolo e alla democratizzazione del Medio Oriente”, ha affermato. “A questo proposito, la visione democratica rivoluzionaria e radicale è considerata pericolosa da quei poteri che cercano il dominio sulla regione”.

 

“Il PKK ha mai combattuto una battaglia contro gli Stati Uniti o attaccato da qualche parte in Europa?” ha chiesto Karasu, aggiungendo che nessuna forza del PKK ha mai preso di mira istituzioni negli Stati Uniti o in Europa o in qualsiasi altro paese del mondo, ad eccezione della Turchia, dove il PKK sta conducendo una battaglia esistenziale di vita o di morte ormai da oltre 40.

 

“Il PKK mira a fermare i conflitti basati su etnia, religione o sette, questa è la comprensione della nazione democratica. Ecco perché vogliono liquidare il Pkk”. Mirando a liquidare il PKK un complotto internazionale ha tentato di eliminare Abdullah Öcalan da quando è stato catturato e incarcerato nel 1999, a seguito di un “complotto internazionale” come lo descrive Karasu:

 

“Una volta hanno cercato di imporre un’intesa ‘Sì al PKK, no al leader Apo’, ma non ci sono riusciti. Questo era lo scopo desiderato del complotto internazionale. Perché il PKK significa la leadership di Apo».

Condivide le sue opinioni su ciò che attende ora il PKK, dopo essersi lasciato lasciato 43 anni alle spalle ed essere stato inserito nell’elenco dell’UE dei “gruppi terroristici”, mentre i paesi occidentali seguono l’esempio della Turchia sulla criminalizzazione: “Le potenze internazionali non possono ottenere ciò che lo Stato turco non è riuscito a fare. Perché il PKK ha un’ideologia molto forte. L’ideologia del Pkk, il paradigma suggerito dal leader Apo, è così forte che non è possibile distorcerlo o contrastarlo».