Berdan Öztürk: Il sistema che Erdoğan rappresenta è crollato

Il co-presidente del DTK Berdan Öztürk ha dichiarato che il regime l’AKP-MHP ha commesso crimini contro l’umanità attraverso l’uso di armi chimiche e ha affermato: “Il sistema rappresentato da Erdoğan è crollato”. La guerra che il presidente dell’AKP Tayyip Erdoğan ha iniziato il 24 luglio 2015 negando la questione curda, continua con la minaccia di un’operazione nella regione federata del Kurdistan e di attacchi alla Siria settentrionale e orientale. L’operazione avviata il 23 aprile nelle regioni di Metîna, Zap e Avaşîn della regione federata del Kurdistan continua con attacchi di armi chimiche.

L’AKP che il 20 gennaio 2018 ha attaccato il cantone di Afrin e Girê Spî e Serêkaniyê il 9 ottobre 2019, minaccia di attaccare la Siria settentrionale e orientale. Il co-presidente del Congresso della Società Democratica, Berdan Öztürk, ha affermato che le politiche di guerra dell’AKP saranno la fine dell’AKP. Öztürk ha dichiarato: “Il loro piano per far crollare i curdi puntava a ottenere rapidamente dei risultati. Con la crescita della resistenza curda sono rimasti bloccati. Continuano ancora ad attaccare ma il piano non ha funzionato. L’AKP-MHP è gravemente malato, continuano continuano con i loro attacchi per prolungare la loro vita. Dopotutto non hanno altra politica che la loro ostilità nei confronti dei curdi. Non serve ai popoli della Turchia. Hanno consumato tutto. Sono finiti in ogni modo, sono esausti. Sono anche economicamente esauriti. Gli stati del mondo non prendono più sul serio la Turchia. Hanno finito la politica turca. Nessuno prende sul serio Tayyip Erdogan. Questo sistema non è più serio. Fanno sondaggi ogni giorno, i loro voti scendono ogni giorno di più. Anche le persone all’interno dell’AKP dicono “basta”. I loro piani sono crollati. I curdi hanno frustrato tutti i loro piani”.Parlando di ciò che deve essere fatto dopo questo periodo, Öztürk ha affermato: “Prima di tutto, dovrebbe essere costruito un forte fronte democratico contro il fascismo.

Non dovremmo fare affidamento sulle elezioni. La loro caduta è possibile con il rafforzamento dell’alleanza democratica. Ecco perché diciamo che non sono solo i curdi ad avere un problema. I popoli della Turchia sperimentano tutti i tipi di oppressione nel loro insieme. L’isolamento a Imrali è mantenuto vivo per ogni individuo in Turchia. I curdi sono usati come scusa, ma i popoli della Turchia devono capire questa realtà. Dobbiamo lottare insieme per una vita equa e libera, per una Turchia democratica. Non hanno ottenuto e non otterranno risultati con genocidi, massacri e arresti. La via è chiara, il metodo è chiaro, l’indirizzo della soluzione è chiaro. La soluzione è il dialogo. La soluzione non è l’America, non è Putin. Se c’è un problema è all’interno della Turchia. Cercare la soluzione fuori non è una soluzione. Per questo motivo non dobbiamo permettere che il futuro dei popoli della Turchia sia venduto. Il nostro appello è per le forze della democrazia. Chiediamo il rafforzamento dell’alleanza della democrazia. La chiave della soluzione è il signor Öcalan. La resistenza e il paradigma di Öcalan sono una grande opportunità per la Turchia e il Medio Oriente. Non c’è altra opzione per la pace”.