KESK sotto processo per aver condannato l’occupazione di Afrin

“I sindacati in tutto il mondo si sono schierati contro la guerra. Il dovere di un sindacalista è di tenere in vita la gente. La prima udienza di questo caso istruito nei confronti di 7 membri del Comitato Esecutivo Centrale (MYK) della Confederazione dei Sindacati del Pubblico Impiego (KESK) si è svolta giovedì.

Il caso è stato istruito dopo la pubblicazione da parte del KESK di una dichiarazione intitolata ‘Gli attacchi contro Afrin rendono il caos più profondo!’

Il co-Presidente del KESK, Mehmet Bozgeyik, il segretario generale del KESK, Ramazan Gürbüz e i loro avvocati hanno partecipato all’udienza nella 4° corte penale di Ankara.

Altri membri non hanno partecipato all’udienza perché sono stati ostacolati.

All’udienza hanno partecipato anche membri dell’Associazione Medica Turca (TTB), dell’Unione delle Camere degli Ingegneri e Architetti Turchi (TMMOB), dell’Associazione per i Diritti Umani (IHD) e della Confederazione dei Sindacati Rivoluzionari (DİSK).

Bozgeyik ha parlato per primo. “Quello che è sotto processo nel tribunale di Ankara è la pace”, ha detto.

Il segretario generale del KESK Ramazan Gürbüz ha aggiunto: “Nella dichiarazione che ho fatto nel periodo dell’inchiesta presso il dipartimento di polizia di Ankara ho visto che la polizia ha aggiunto alcuni file e post che ho condiviso nei social media che non erano relativi al caso. E quando ne ho chiesto contro, ho avuto una risposta interessante. Mi hanno detto che avevano bisogno di rafforzare il fascicolo, così aggiungevano cose.”

Gürbüz ha evidenziato che le indagini e i casi aperti intendono criminalizzare le confederazioni sindacali e i loro dirigenti. “I sindacati in tutto il mondo si sono schierati contro la guerra. Il dovere di un sindacalista è di tenere la gente in vita”, ha detto.

L’avvocato della difesa dei sindacalisti è intervenuto e ha presentato la difesa del suo cliente. A seguire è intervenuto il segretario generale dell’IHD, Öztürk Türkdoğan, che ha detto: “Quello che è successo ad Afrin era davanti agli occhi di tutti.”

Processo rinviato

La corte si è aggiornata e la prossima udienza si svolgerà il 7 marzo 2019 chiedendo che siano presenti gli altri imputati.