KCK: L’attacco al Rojava è un attacco contro tutti i curdi

La KCK ha affermato che Jarablus è stata presa in base a un accordo con ISIS e che l’obiettivo dello Stato turco e delle bande non è ISIS ma le Forze Siriane Democratiche.La co-presidenza del Consiglio Esecutivo della KCK ha dichiarato che la Turchia ha messo in atto il suo scopo di occupare Jarablus dopo la liberazione di Manbij e che Jarablus è stata presa in accordo con ISIS. La KCK ha notato che l’obiettivo dello Stato turco e delle bande non è ISIS ma le Forze Siriane Democratiche e definito un possibile attacco al Rojava come un attacco a tutto il popolo curdo.

L’OBIETTIVO PRINCIPALE DELLA TURCHIA NON È ISIS MA LE FORZE SIRIANE DEMOCRATICHE

Nella sua dichiarazione sulla presa di Jarablus da ISIS da parte del governo dell’AKP, la KCK ha detto che la Turchia ha messo in atto il suo obiettivo di occupare Jarablus dopo la liberazione di Manbij. La KCK ha affermato che l’Agenzia di Intelligence Turca (MİT) ha diretto ISIS per compiere il massacro di Antep per preparare il terreno per l’invasione di Jarablus da parte della Turchia e condannato altri Stati per aver ignorato l’occupazione. La KCK ha descritto il massacro di 60 persone, in maggioranza bambini, ad Antep per l’occupazione di Jarablus da parte della Turchia come uno dei più pesanti crimini contro l’umanità nella storia e ha aggiunto che la messa in scena a Jarablus ha messo in evidenza la collaborazione tra la Turchia e ISIS ancora una volta.

Il Consiglio Esecutivo della KCK ha affermato che il collocamento di bande a Jarablus da parte della Turchia è arrivato giusto dopo l’espulsione di ISIS da Manbij, e bande di ISIS si sono ritirate da Jarablus come parte di un accordo con lo Stato turco, il cui obiettivo principale sono le Forze Siriane Democratiche che vogliono democratizzare la Siria.

L’ATTACCO È CONTRO LA DEMOCRATIZZAZIONE DELLA SIRIA

La KCK ha descritto l’attacco della Turchia a Jarablus come un attacco alla democratizzazione della Siria e alla creazione di una Siria dove i popoli curdo, arabo, assiro, turkmeno, circasso, armeno e druso coesistono pacificamente. La KCK ha ricordato dichiarazioni di ufficiali turchi che hanno descritto le Forze Siriane Democratiche come principale obiettivo dell’operazione a Jarablus e criticato le potenze internazionali per essersi girate dall’altra parte rispetto all’occupazione turca e il suo stabilire ogni sorta di politiche sporche che attaccano gli interessi dei popoli della regione.

‘LA TURCHIA VUOLE AUMENTARE LA SUA INFLUENZA IN SIRIA’

Il Consiglio Esecutivo della KCK ha affermato che la Federazione del Nord della Siria costituita dalle Forze Siriane Democratiche e da tutti i popoli della regione vuole rafforzare l’unità della Siria sulla base della democratizzazione e non mira a dividere la Siria. Secondo la KCK il tentativo della Turchia di rappresentare queste forze come tali, punta a nascondere le proprie intenzioni di cui fa parte il fatto di influenzare la Siria mettendo diversi popoli l’uno contro l’altro. La KCK ha descritto l’obiettivo dello Stato turco come l’impedire che i curdi rafforzino l’unità della Siria ottenendo i loro diritti democratici e indebolire la Siria attraverso la continuazione della questione curda nel Paese.

La KCK ha dichiarato che con l’occupazione di Jarablus la Turchia vuole aumentare la sua influenza sulla Siria e sulle forze anti-curde a questo scopo, sperando di portare avanti i suoi obiettivi nella regione attraverso l’eliminazione dei curdi e la polarizzazione settaria nella regione. La KCK ha descritto la Turchia come la forza guida anti-democratica nel Medio Oriente, che lavora per distruggere il popolo curdo e altre dinamiche democratiche per estendere il governo di regimi autoritari nella regione. Per questa ragione la KCK ha descritto l’invasione di Jarablus come un attacco a tutti i gruppi che nel Medio Oriente chiedono democrazia e ha spiegato che questo è il motivo per il quale tutti coloro che chiedono democrazia e libertà si devono opporre a questa invasione.

Secondo la KCK il governo dell’AKP non solo opprime le forze democratiche all’interno della Turchia, ma anche in altre parti del Medio Oriente per estendere il suo dominio e per questa ragione attacca il popolo curdo, il gruppo più democratico nel Medio Oriente, e i suoi alleati democratici.

APPELLO A RAFFORZARE LA LOTTA

La KCK ha fatto appello a tutti i curdi e a tutte le forze democratiche ad unirsi nell’opposizione agli attacchi a Jarablus e a considerare gli attacchi come atto ostile contro tutto il popolo curdo. La KCK ha ricordato la lotta unita del popolo curdo e delle forze democratiche nel Rojava e a Kobanê e sottolineato la necessità di una lotta simile.

Infine il Consiglio Esecutivo della KCK Executive ha ricordato che lo Stato turco ha iniziato ad attaccare la rivoluzione del Rojava direttamente dopo che il suo gruppo da lei delegato, ISIS, ha fallito a Kobanê e in altre città e fatto appello alle forze democratiche del mondo perché si sollevino con lo spirito della giornata per Kobanê del 1 novembre e della resistenza di Kobanê del 6-7-8 ottobre per proteggere la rivoluzione del Rojava e garantire la democratizzazione della Siria.