Karayılan: lo stato turco ha comunicato all’amministrazione del Rojava di “non andare oltre”

Il membro del Comitato Esecutivo del PKK (Partito dei Lavoratori Curdi), Murat Karayılan, ha dichiarato che lo stato Turco ha intimato di “non andare oltre” e si è opposto alla liberazione di Cerablus e all’unificazione dei cantoni di Kobane e Efrin.

Murat Karayilan, membro del Comitato Esecutivo del PKK, ha dichiarato che la vittoria di Girê Spî ha rafforzato le fondamenta della rivoluzione siriana e ha portato vicino al suo completamento la liberazione del Rojava. Karayilan ha detto che è adesso il momento di stabilire una Siria democratica e che la vittoria di Girê Spî ha mostrato il ruolo centrale dei curdi nella fondazione di una nuova Siria. Karayilan ha dichiarato che è stata ricevuta l’informazione che conferma la richiesta ufficiale “a non procedere oltre” da parte dello stato turco rivolta all’amministrazione del Rojava. Karayilan ha confermato che la Turchia si è opposta alla liberazione di Cerablus e all’unificazione dei cantoni di Kobane e Efrin. Karayilan ha anche fatto notare che lo stato turco non è stato infastidito dalla presenza di ISIS ai suoi confini ma è, al contrario, infastidito dalla presenza dei curdi.

Murat Karayilan, membro del Comitato Esecutivo del PKK ha risposto alle domande poste da Amed Dicle in occasione della sua partecipazione al programma Analiz andata in onda su Sterk TV ieri sera.

Karayilan ha fatto notare che l’esercito turco ha adottato una posizione pro-guerra manifestata nel corso delle recenti operazioni e attacchi e ha detto che la costruzione di sbarramenti e strade ad uso militare continua. Krayilan ha affermato che lo stato ha provocato le forze della resistenza curda allo scopo di riaccendere un conflitto armato. Inoltre, ha sottolineato che le condizioni per un cessate il fuoco non sussistono più dal momento che l’esercito ha sistematicamente attaccato. Karayilan ha quindi menzionato i recenti attacchi aerei, gli attacchi sui civili e il vile attacco contro un parlamentare HDP a Roboski e ha descritto la concezione attuale dello stato turco come una concezione belligerante. Karayilan ha messo in guardia lo stato a non giocare con il fuoco e ha affermato che le forze armate di resistenza non rimarranno in silenzio di fronte agli attacchi.

“AD ARDAHAN I SOLDATI HANNO ATTACCATO I CIVILI PER VENDETTA”
Riferendosi al massacro di Ardahan, Karayilan ha riferito che l’attacco era stato pianificato e non erano presenti forze della resistenza curda nel luogo dell’attacco. Karayilan ha riferito che tre soldati addestrati per operazioni speciali sono stati uccisi durante lo scontro che ha avuto luogo tra i soldati e i guerriglieri della resistenza non molto distante dalla scena del massacro avvenuto il giorno precedente. Karyilan ha affermato che la morte di tre soldati è stata nascosta dalla stampa e l’esercito ha poi preso di mira una famiglia composta da membri dell’HDP per vendicarsi dei soldati caduti. Karayilan ha richiamato l’attenzione sul recente successo elettorale dell’HDP ad Ardahan e nel resto della regione di Serhat e ha affermato che lo stato ha usato la violenza per intimidire i civili e impedire l’ascesa dell’ HDP.

KARAYILAN HA MESSO IN GUARDIA SULLA PRESENZA DEI GRUPPI ARMATI “CONTRA”
Karayilan ha spiegato che ad Ardahan c’erano molti gruppi armati turchi chiamati “Contra” che indossavano uniformi dei guerriglieri PKK e ha messo in guardia sulla presenza di tali gruppi. Karayilan ha detto che lo stato turco sta usando tattiche degli anni ’90 e sta attaccando i civili in reazione ai propri fallimenti contro le forze di resistenza. Usando queste tattiche i gruppi armati “Contra” si aggirano vestiti da guerriglieri del PKK prendendo di mira i civili. Karayilan ha fatto notare che i civili possono distinguere tra i veri guerriglieri e i questi gruppi a partire dal loro diverso comportamento e ha fatto appello a ciascuno , soprattutto ai giovani, affinchè facciano attanzione ai gruppi armati “Contra”.

“VEDREMO CHI AVRA’ TEMPI DURI D’ORA IN AVANTI”

In risposta alle dichiarazioni di Bülent Arınç che prevedeva che il PKK avrebbe avuto tempi duri, Karayilan ha affermato che coloro che li hanno minacciati dovrebbero imparare dalla storia. Karayilan ha invitato Arniç a venire e vedere chi avrà tempi duri d’ora in avanti e ha ricordato il fallimento dei piani dell’ AKP per liberarsi definitivamente del PKK nel 2011 paragonandolo al modo in cui lo Sri Lanka ha annientato i tamil. Karayilan ha affermato che chiunque voglia vedere in che modo le forze di resistenza curde conducono la lotta armata dovrebbe guardare alla lotta condotta contro le milizie di ISIS. Karayilan ha infatti sottolineato che i guerriglieri curdi hanno sconfitto le milizie di ISIS che nemmeno le forze armate irachene e siriane sono state in grado di fermare. Karayilan ha quindi sottolineato che le minacce sono senza senso e coloro che hanno pronunciato tali minacce hanno messo la Turchia in una posizione difficile contribuendo così alla sua disintegrazione.

“DOMANI POTREBBE ESSERE TROPPO TARDI”
Karayilan ha descritto l’isolamento del leader del Popolo curdo Abdullah Öcalan come una politica di guerra e un insulto al popolo curdo. Karyilan ha affermato che le forze di resistenza non tollereranno oltre questo insulto e ha fatto appello al popolo curdo affinché sia sensibile e cosciente del concetto di guerra di stato. Karaylan ha affermato che tutti erano in un processo critico e quelli che non vogliono la guerra devono contrastare le politiche di stato prima che sia troppo tardi. Ha inoltre aggiunto che domani potrebbe essere troppo tardi per una risoluzione di pace della questione curda.

“ADESSO E’ IL MOMENTO PER COSTRUIRE UNA SIRIA DEMOCRATICA”
Karayilan ha fatto una valutazione del terzo anno che segna l’anniversario della Rivoluzione del Rojava e ha affermato che questa storia eroica è stata scritta nel Rojava. Karyilan ha affermato che il Rojava può essere anche la parte più piccola del Kurdistan ma ha fatto la rivoluzione più grande. Karayilan ha commemorato le migliaia di eroi che hanno sacrificato la loro vita in difesa delle proprie terre. Karayilan ha ricordato il ruolo della Turchia negli attacchi esterni che hanno preso di mira il Rojava durante gli ultimi tre anni e ha affermato che il popolo ha resistito a questi attacchi e ha protetto la volontà collettiva. Karayilan ha fatto notare che la Rivoluzione del Rojava ha determinato il carattere della Rivoluzione curda e ha mostrato il ruolo leader delle donne nel produrre il cambiamento.

Karayilan ha dichiarato che lo stato turco è stato spaventato dalla liberazione di Girê Spî e inseguito ha comunicato all’amministrazione del Rojava di “non spingersi oltre”. Karayilan ha detto che la Turchia si è opposta alla liberazione di Cerablus e all’unificazione dei cantoni di Kobane e Efrin. Ha anche fatto notare che lo stato turco non è stato infastidito dall’avere ISIS ai suoi confini ma è stato costantemente infastidito dalla presenza dei curdi. Karayilan ha sottolineato che la vittoria di Girê Spî ha portato la Rivoluzione del Rojava ad un nuovo stadio rafforzando le fondamenta della Rivoluzione siriana e ha portato al completamento la rivoluzione del Rojava. Karayilan ha affernato che ora è il momento di stabilire una Siria democratica e che la vittoria di Girê Spî ha mostrato ruolo centrale dei curdi nella fondazione di una nuova Siria.

Karayilan ha commentato il dispiegamento di forze militari al confine con Cerablus e ha affermato che lo stato turco non potrà fare nulla oltre a pronunciare vuote minacce. Karayilan ha affermato che ISIS non saraà indebolito finché confinerà con la Turchia e l’AKP tutto il possibile contro il Rojava negli ultimi 4 anni e ormai non può fare altro che pronunciare minacce inconsistenti.