Intelligence tedesca: il PKK sta combattendo ISIS

L’agenzia di intelligence tedesca ha respinto dichiarazioni del Ministro Gabriel che il “PKK è coinvolto in traffici di narcotici e estorsione”, affermando che il PKK raccoglie fondi attraverso donazioni e vendita di pubblicazioni e una parte dei fondi va alla lotta contro ISIS.

L’istituto di intelligence domestica della Germania, Ufficio Federale per la Tutela della Costituzione, ha annunciato il suo rapporto per il 2016 in una conferenza stampa tenuta a Berlino il 4 luglio. Il Presidente dell’Ufficio Federale per la Tutela della Costituzione Hans-Georg Maassen e il Ministro dell’Interno Thomas de Maizière erano presenti alla conferenza stampa e il rapporto annunciato comprende informazioni su istituzioni e organizzazioni che in Germania sono sotto osservazione.

“IL PKK RESTA FORTE”

La versione di quest’anno del rapporto che viene pubblicato annualmente è di 330 pagine. Ci sono 30 pagine sui curdi e il PKK, definiti come “la più forte delle organizzazioni straniere radicali attive in Germania”. Il rapporto afferma che il PKK ha mantenuto la forza che aveva negli anni scorsi e ha stimato il “numero di potenziali membri” in 14mila.

Il rapporto afferma che il PKK ha organizzazioni di massa in tutti i settori, tra vari gruppi professionali e etnici e ha citato come esempi la gioventù curda, gli studenti, organizzazioni religiose ed intellettuali. Il rapporto sottolinea che il PKK svolge un ruolo importante nel mobilitare le masse attraverso Internet e i social media e ha aggiunto: “il PKK mobilita la sua base secondo i nuovi sviluppi”.

“LA LOTTA DEL PKK E’ PER LA CULTURA E L’IDENTITA’ DEI CURDI”
Il rapporto elenca attività e azioni dei curdi nel 2016 e comprende riassunti delle cause penali contro politici curdi. Un punto significati è che l’agenzia di intelligence della Germania, diversamente da quanto avvenuto negli anni precedenti, non ha usato la frase “organizzazione terroristica” rispetto al PKK. Gli obiettivi delle attività del the PKK in Germania sono state elencate come:

“Far crescere la consapevolezza nella loro base rispetto agli sviluppi nelle regioni curde, come guerra civile e conflitto. Mobilitare la loro base contro la pressione che il governo turco esercita sul PKK e istituzioni collegate e far crescere la consapevolezza sulle condizioni di salute e di carcerazione e del leader del PKK Öcalan.”

L’intelligence tedesca ha riassunto gli obiettivi del PKK come segue: “Come hanno fatto negli ultimi anni, il PKK ha lottato per costruire un’amministrazione autonoma che riconosca i diritti culturali e etnici dei curdi all’interno della Turchia e ora nei confini della Siria. Il PKK ora focalizza sul fatto di stabilire contatti con Öcalan e di combattere ISIS nel nord della Siria.”

IL RAPPORTO SMENTISCE GABRIEL
Il rapporto cita le fonti di finanziamento del PKK come segue: “Dalla metà del 2014, gli attacchi di ISIS nel nord della Siria e in Iraq e i movimenti dello Stato turco nelle regioni curde hanno aumentato il sentimento di solidarietà nella comunità curda. In Germania come in tutta Europa, il PKK raccoglie fondi attraverso campagne di finanziamento, quote di iscrizione mensili, la vendita di pubblicazioni e attività che svolgono.”

L’agenzia di intelligence tedesca ha affermato che il PKK usa i fondi raccolti “per strumenti di propaganda” in Europa e che il resto viene inviato nelle “zone di conflitto” in Turchia, Siria e Iraq. Il rapporto afferma che la maggior parte del denaro va alla lotta contro ISIS.

Questo ultimo rapporto dell’Ufficio Federale per la Tutela della Costituzione quindi respinge le dichiarazioni del Ministro degli Esteri Sigmar Gabriel contro il PKK. Durante visite a Berlino e Ankara nel giugno scorso Gabriel aveva detto: “Il PKK è vietato nel nostro Paese anche perché coinvolto in traffico di armi e narcotici ed estorsioni.”

Il PKK è stato vietato come organizzazione in Germania dal 1993. Da allora nessuna attività è stata svolta in quel Paese a nome del PKK, ma l’intelligence tedesca attribuisce impegno e attività delle istituzioni curde al PKK.