Il modello di soluzione democratica è il metodo primario per risolvere problemi”

Un contributo di Abdullah Öcalan sulla soluzione democratica e il campo di tensione tra confederalismo a Stato Nazione. I problemi che causa la modernità capitalista sono sempre stati affrontati con paradigmi dello Stato Nazione e nazionalisti. Lo Stato Nazione è sempre stato presentato come l’attore più importante per la soluzione di questi problemi. Per capire bene gli Stati Nazione, dobbiamo comprendere la loro posizione nel sistema egemonico e i loro collegamenti con il capitalismo e l’industrialismo. Anche l’ideologia socialista non ha potuto sviluppare una soluzione fondamentale per il problema dello Stato e in questo modo l’ha celata ancora di più. Ma il motivo scatenante per l’aggravamento del problema è stato il fatto che il diritto di autodeterminazione dei popoli è stato concepito come equivalente alla soluzione „per ogni Nazione uno Stato“.

I miei scritti di difesa hanno affrontato fondamentalmente la realtà curda e l’esistenza dei curdi in contrapposizione con la civiltà e la modernità. Chiariscono per la nascita della questione curda è responsabile il capitalismo e per la prima volta dividono il nucleo democratico della loro soluzione dalla concezione dello Stato Nazione. Questo determina il cuore della trasformazione del PKK . E questo rappresenta anche il chiarimento della questione tra una soluzione legata allo Stato e una soluzione democratica che ha accompagnato il PKK fin dalla fase come movimento giovane. Su questo punto diventa chiara anche la differenza dal socialismo reale e dalla dottrina marxista-leninista classica. Il diritto di autodeterminazione dei popoli sono stati strappati alla concezione di diritto borghese e integrato nel modello della democrazia sociale. Questo significa che la questione curda senza entrare in contatto con la statualità e essere costretta ad aspirazioni di Stato Nazione e soluzioni in questo senso, può essere risolta nel quadro di modelli di amministrazione democratici. Questo rappresenta il nocciolo della trasformazione del PKK.

Il modello di soluzione democratica non è solo un’opzione, è il metodo primario per risolvere problemi. La soluzione democratica descrive l’aspirazione alla democratizzazione della società al di fuori dello Stato Nazione. Come concetto non considera lo Stato Nazione insieme al capitalismo una soluzione dei problemi sociali, ma come causa dei problemi crescenti. Il modello di soluzione democratica non deve essere inteso come la ristrutturazione dello Stato Nazione unitario in una forma federale o confederale. Perché la forma federale o confederale dello Stato Nazione non rappresenta una soluzione democratica. Queste forme sono unicamente forme diverse dello Stato, motivo per cui non possono condurre ad altro che all’aggravamento dei problemi. Forse dal punto di vista del sistema capitalista una conversione dello Stato Nazione rigidamente centralista in forme federali e confederali può portare ad una parziale attenuazione dei problemi, ma non porta a soluzioni radicali. Le forme federali e confederali possono essere definite come soluzioni di compromesso tra le forze della soluzione democratica e dello Stato Nazione. Ma aspettarsi dall’adozione di questi compromessi che affrontino il problema alla radice, non sarebbe altro che auto-illudersi. In effetti sappiamo che gli Stati che risultano da movimenti di liberazione o Stati del socialismo reale non sono altro che Stati Nazione con una maschera di sinistra.

Dobbiamo urgentemente registrare che il metodo della soluzione democratica non è del tutto staccato dallo Stato Nazione. La democrazia e lo Stato Nazione possono svolgere il proprio ruolo nello stesso luogo come due autorità distinte. Una trasformazione positiva dello Stato Nazione dipende dalla democratizzazione, dalle amministrazioni democratiche-autonome, dalla costruzione della Nazione Democratica e dallo sviluppo della democrazia locale e della cultura democratica in tutti gli ambiti sociali.

La KCK, che può essere definita interpretazione non-statuale del diritto di autodeterminazione dei popoli, deve essere valutata come cambiamento radicale della questione nazionale. La KCK è l’espressione concreta della soluzione democratica per questo si distingue dalle concezioni tradizionali. Non vede la soluzione nella presa in carico di una parte dello Stato. Non mira ad uno Stato, neanche nel senso di un’autonomia per i curdi. Il suo obiettivo non è nemmeno uno Stato federale o confederale. Questa non è la sua soluzione. La sua richiesta principale allo Stato è che deve riconoscere il diritto dei curdi di amministrarsi da sé con la loro libera volontà e non rappresenti un ostacolo per il fatto che i curdi diventino una società democratica nazionale. La soluzione democratica non può essere sviluppata né dagli Stati né dai governi. Per la soluzione sono responsabili le forze sociali stesse. Le forze sociali aspirano a accordi con gli Stati o i governi ai sensi di una Costituzione democratica. La divisione della gestione tra le forze democratico-sociali e lo Stato, ovvero il governo, viene infatti regolata nelle Costituzioni.

La base della soluzione democratica è di essere una Nazione Democratica e la costruzione di una società in forma di una società democratica nazionale. Non significa diventare diventare una Nazione attraverso lo Stato o lasciare la condizione di Nazione attraverso lo Stato; si tratta semplicemente della capacità della società di impostare se stessa come una Nazione Democratica. In questo contesto dobbiamo analizzare ancora una volta la definizione di Nazione. Inizialmente vogliamo registrare che non c’è una sola forma di Nazione. Questo lo abbiamo discusso spesso e in modo approfondito. La Nazione Democratica è la società comune formata da individui e società liberi con la loro propria volontà. La forza unificante della Nazione Democratica è la libera volontà degli individui e gruppi che decidono di diventare una Nazione comune. La concezione di Nazione che si fonda su lingua, cultura, il mercato il mercato e la storia, descrive la Nazione Statuale e per questo non può essere generalizzata. Quindi non può esserci una sola concezione di Nazione. Perché questa concezione di Nazione, alla quale si richiamava anche il socialismo reale, è il contrario della Nazione Democratica. Che questa concezione della Nazione sia stata sviluppata in particolare da Stalin per l’Unione Sovietica, alla fin fine è diventata una delle ragioni principali per la sua decadenza. Fino a quando non viene superata questa concezione di Nazione, che attraverso la Modernità capitalista è stata trasfigurata nell’unica concezione di Nazione, i problemi nazionali non usciranno dal vicolo cieco. Che questioni nazionali continuino ad esistere da oltre 300 anni in tutta la loro gravità, è un fatto legato a questa definizione insufficiente e assoluta.

Da molti anni Abdullah Öcalan cerca di indurre condizioni più favorevoli per una soluzione pacifica, politica del conflitto con la Turchia. Per anni ha condotto con il governo turco colloqui per una soluzione. Nel 2009 ha presentato la sua »Roadmap per la Pace« . Nel 2013 il suo appello per il ritiro della guerriglia ha effettivamente fermato il conflitto armato con la Turchia. Dal suo sequestro nel 1999, Öcalan sull’isola turca di Imrali è completamente tagliato fuori dal mondo esterno. Per 11 anni è stato l’unico prigioniero sull’isola – sorvegliato da oltre 1000 soldati. Dalle fine del luglio 2011 Öcalan non ha potuto parlare con un avvocato. Öcalan in questo modo detiene il »record europeo« di detenzione senza accesso agli avvocati. Dall’aprile 2015 si trova di fatto in isolamento totale. Queste condizioni rendono Imrali il più terribile dei già di per sé famigerati carceri turchi. La campagna a livello mondiale per la libertà di Öcalan ha raccolto 10,3 milioni di firme. Il Time-Magazine nel 2013 lo ha eletto una delle 100 persone più influenti a livello mondiale. È autore di numerosi libri.

* Il testo è una traduzione dagli scritti per la difesa di Abdullah Öcalan “Kürt Sorunu ve Demokratik Ulus Çözümü – Kültürel Soykirim Kiskacinda Kürtleri Savunmak“ (La Questione Curda e la Soluzione delle Nazione Democratica – Difendere i Curdi Sotto la Minaccia del Genocidio), pubblicato in lingua turca nel marzo 2012 per la casa editrice Mezopotamya Verlag.