Il deputato Sarıyıldız solleva la questione delle spose bambine in Parlamento

Faysal Sarıyıldız, deputato di Şırnak del Partito per la Pace e per la Democrazia (BDP),che attualmente si trova nel carcere di tipo D di Diyarbakır, ha richiesto un’inchiesta parlamentare sui matrimoni forzati e precoci e sulle spose bambine.

Nella mozione presentata da Sarıyıldız attraverso Pervin Buldan, vice presidente del BDP, il deputato ha sottolineato che una su tre donne è costretta a sposarsi in età precoce. Sarıyıldız ha affermato che i matrimoni precoci e forzati corrispondono ad abusi sessuali nei confronti dei bambini e ha aggiunto che il problema delle “spose bambine” costituisce una violazione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia.

“I matrimoni precoci sono il risultato non solo di fattori sociali, economici e psicologici, ma anche della negligenza delle autorità politiche che non riescono a produrre una legislazione e delle politiche adeguate a risolvere questo problema. La struttura sociale fondata sul maschio dominante è una delle principali cause dei matrimoni precoci e forzati, diventati comuni e legittimi proprio per questo. Il matrimonio precoce, che è una violenza verso il mondo psicologico e fisico dei bambini, è tornato ad essere un problema nella società. Le ragazze che sono soggette a matrimoni precoci sono private dei loro diritti fondamentali all’istruzione e alla salute, nonché di molti altri diritti fondamentali “, ha affermato Sarıyıldız. Il deputato del BDP ha richiamato l’attenzione sui recenti dati di TUIK, secondo i quali ci sono oltre 181 mila spose bambine in Turchia. Ha sostenuto che coloro che costringono i bambini a sposarsi presto dovrebbero essere soggetti a sanzioni legali.

Facendo riferimento ad una recente indagine svolta dal Centro di Ricerca sulla Questione Femminile del Comune di Diyarbakır (DİKASUM), Sarıyıldız ha aggiunto: “Più della metà delle donne che hanno partecipato al sondaggio si è sposata prima dei 15 anni. Secondo i dati di DİKASUM, un terzo delle donne ospitate in centri d’accoglienza protetti sono state costrette a sposarsi e il 20 per cento di loro ha partorito un figlio prima dei 18 anni. Per quanto riguarda la modalità di matrimonio delle donne che hanno aderito al sondaggio, risulta che il 72 per cento è stato costretto a sposarsi senza consenso, mentre il 30 per cento delle spose bambine ha sposato uomini che non aveva mai visto prima. Secondo l’indagine, quasi una su tre donne ha tentato il suicidio”.

 ANF Ankara